Rinnovo contratto statali: troppi 85 euro, conti in bilico
Rinnovo contratto statali: troppi 85 euro, conti in bilico
Dopo un blocco che dura dal 2009, si sono riaperte le trattative per il rinnovo del contratto degli statali. Molto probabile che continuino fino ad ottobre. A tenere banco saranno, innanzitutto, gli 85 euro mensili in più. D’altra parte, una nuova questione si impone all’ordine del giorno. In corrispondenza dell’aumento moltissimi dipendenti del settore pubblico potrebbero perdere gli 80 euro del bonus di Renzi.
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Sarebbero circa 200mila i dipendenti statali, con reddito compreso tra i 24mila e i 26 mila euro (chi rientra in tale range ha diritto agli 80 euro), che rischiano di vedersi annullare gli aumenti legati al rinnovo. D’altra parte, la discussione sul punto – finora – risulta rimandata. Allo studio dell’esecutivo anche un un indennizzo retributivo al di là dello stipendio. Tuttavia, quest’ultimo si andrebbe a legare a a quote di retribuzione accessoria. Non sembra poterci essere accordo con i sindacati al riguardo. Sembra, però, che il Governo Gentiloni sia pronto anche a stanziare delle risorse per assicurare gli aumenti ed evitare la perdita del bonus.
Rinnovo contratto statali: troppi 85 euro, conti in bilico
Intanto, continua a crescere la preoccupazione per gli effetti che il rinnovo potrebbe avere sui conti pubblici se tutti i 3,26 milioni di dipendenti pubblici dovessero ricevere l’aumento di 85 euro. Infatti, calcolando anche i contributi, la cifra arriva a toccare quota 110 euro mensili per 13 mensilità. In tutto servirebbero 4,7 miliardi. A questi bisogna sommare l’ampliamento delle assunzioni nei Comuni con lo sblocco del turnover. Dopo la Legge di bilancio 2017, nelle casse dello Stato ci sono 2,4 miliardi. Equamente ripartiti tra amministrazioni centrali ed enti locali. Occorrerà stanziare un altro importo simile se non vorrà ridurre l’aumento contrattuale.
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