Intesa economica Ucraina-Ue, Poroschenko: “giorno storico”
Georgia, Moldova e Ucraina hanno firmato oggi, a margine del vertice dei 28, l’accordo di associazione con l’Unione Europea. Con l’Ucraina in particolare è stato regolato il lato economico dell’accordo: sulla parte politica l’intesa era già stata trovata a Marzo. “E’ un giorno storico per il mio paese, il più importante dall’indipendenza“, ha dichiarato a Bruxelles il presidente Petro Poroshenko prima della cerimonia della firma, alla presenza del presidente del Consiglio europeo Van Rompuy. Quest’ultimo, dal canto suo, ha parlato di un grande giorno per l’Europa, la quale oggi sarà al fianco dei paesi neo-associati “più che mai“. Le proteste di Maidan, l’annessione russa Crimea, la lotta separatista nelle regioni sud-orientali dell’Ucraina: tutto è partito da quei giorni di novembre, quando l’allora Presidente Yanukovich rifiutò la firma di adesione all’Ue durante l’incontro di Vilnius.
Naturalmente la Russia non ha preso bene l’accordo: per bocca del viceministro degli Esteri Grigory Karasin, Mosca ha fatto sapere che la decisione presa dalle ex repubbliche sovietiche, anche se legittima, non potrà non avere delle conseguenze che saranno tanto più “serie” quanto più influiranno sull’economia russa. Lo stesso concetto è stato ribadito dal portavoce del Cremlino Dmitri Peskov.
L’Ucraina è un fondamentale snodo di transito per le risorse energetiche russe, in particolare per il gas, che dal territorio di Kiev arrivano ai ricchi clienti europei. Finché gli accordi con la Cina non saranno pienamente operativi, il mercato occidentale dell’energia resta vitale per l’economia russa, che sta pagando con la crisi ucraina un pesante prezzo. Per questo motivo Van Rompuy ha sentito la necessità di rassicurazione Mosca: “niente nell’accordo è suscettibile di colpire la Russia”. Gli ha fatto eco il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso, secondo il quale l’accordo “è positivo e non è contro nessuno”.
L’accordo sarà positivo sicuramente per la debole economia ucraina: subirà dei benefici l’export, 1 miliardo di euro all’anno, ma il principale vantaggio sarà l’ancoraggio di un prestito del Fondo monetario internazionale da 12,5 miliardi di euro a un programma di riforme.