Sondaggi politici SWG, economia: il plebiscito contro l’austerity
Sondaggi politici, economia: il plebiscito contro l’austerity
Nell’ultimo dossier di SWG, pubblicato con cadenza settimanale, si parla della “metamorfosi del Paese”. Oltre l’analisi dei contrasti sociali, l’istituto demoscopico centra la sua attenzione su determinate pratiche economiche. Nello specifico, si parla di austerity e riduzione del costo del lavoro. La prima è strettamente alle relazioni di forza nel livello della politica comunitaria. Per la seconda, invece, si tratta di una pratica economica concreta e vincolata a una scelta politica, applicata nel livello nazionale. Partiamo proprio dall’austerità: il grande spauracchio dell’Unione Europea durante i peggiori anni della crisi economica.
Sondaggi politici, economia: solo un italiano su dieci crede nei vantaggi dell’austerity
La domanda, secca, è la seguente;
L’austerità ha portato più vantaggi o svantaggi?
SWG ci mostra il risultato sul totale del campione e per segmento elettorale. La coincidenza nelle risposte è decisamente più elevata rispetto alla media; sul totale del campione, appena un 10% vede più vantaggi che svantaggi. Le percentuali per segmento elettorale non si discostano di molto dalla media del campione. Il risultato del segmento degli indecisi è decisamente interessante: è il segmento con la minor approvazione dell’austerity. Appena il 3% degli indecisi afferma che l’austerità abbia portato più vantaggi che svantaggi.
I più critici – coloro che si espongono maggiormente e che marcano la risposta “più svantaggi” – sono forzisti (78%), elettori ‘dem’ (70%) e pentastellati (76%).
Sondaggi politici, economia: la riduzione del costo del lavoro
La seconda domanda inserita nel dossier settimanale di SWG, è la seguente;
Secondo lei, la strategia del risparmiare sul costo del lavoro per generare competitività delle imprese, ha portato più vantaggi o svantaggi al sistema delle imprese italiane?
Qui, le differenze per segmento elettorale sono maggiormente marcate. Tuttavia, si avverte una sfiducia diffusa. Il risparmio del costo del lavoro dipende da una gran varietà di fattori, alcuni dei quali associati alla flessibilizzazione (o precarizzazione, secondo la narrativa contraria) del lavoro. Esiste, statisticamente, una correlazione positiva (basti osservare i risultati del sondaggio dello stesso istituto sulla flessibilizzazione del lavoro). Gli elettori ‘dem’ e i forzisti sono meno critici rispetto a leghisti e, in particolare, pentastellati.
Sul totale del campione, il 22% afferma che sia una strategia vincente. Un 57%, invece, vede più svantaggi che vantaggi. È da rimarcare l’alta percentuale di intervistati che non sanno come rispondere (21%).