Pensioni notizie oggi: Ape volontaria e decreti attuativi, slitta l’avvio
Pensioni notizie oggi: Ape volontaria e decreti attuativi, slitta l’avvio
L’Ape volontaria partirà non prima di settembre. Le notizie di oggi sulle pensioni riguardano le dichiarazioni che il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha rilasciato. Intanto i decreti attuativi sono ancora fermi in Consiglio di Stato che deve decidere se modificare o no i testi. Qualche giorno fa il premier Gentiloni ha annunciato che la pensione anticipata di mercato sarebbe partita entro l’estate. I tempi non sono stati rispettati e salvo ulteriori ritardi se ne riparlerà a settembre. Per evitare l’innalzamento a 67 anni serve più di un miliardo.
Pensioni notizie oggi: Ape volontaria, parla Poletti
Il Ministro del Lavoro Poletti ha rilasciato delle importanti dichiarazioni nel corso di una diretta online de ‘La Repubblica’. Tra i temi si è palato di anticipo pensionistico volontario, a questo proposito Poletti ha detto: “Penso che partirà a inizio settembre“. Secondo il ministro dopo le vacanze estive i decreti attuativi dovrebbero essere pronti a partire. Ma occorre sapere “La gestione dell’Ape volontaria compete al ministero dell’Economia“.
Pensioni notizie oggi: Poletti critica la Fornero
Sempre nel corso dell’incontro, il Ministro ha attaccato la Legge Fornero per com’è stata concepita. I criteri per andare sono stati bruscamente innalzati di 5 anni, mentre “Doveva esserci più gradualità” comunica Poletti. Sul problema dei conti pubblici: “Sbagliata l’austerità, la riforma Fornero andava fatta in maniera diversa“. Infatti uno dei punti cardine di tutta l’operazione fu rientrare entro certi limiti per non incorrere in sanzioni da parte dell’Europa. La questione dell’aumento improvviso è da sempre molto sentita tra i lavoratori prossimi alla pensione.
Pensioni notizie oggi: età pensionabile e i conti pubblici
Il mancato innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni comporterebbe una perdita per le casse dello stato di circa 1,2 miliardi di euro. In questi giorni la proposta redatta da Sacconi e Damiano sta avendo un ampio successo, ma restano due i punti fondamentali. Per evitare l’innalzamento va trovato oltre un miliardo da inserire nel bilancio.
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