Sondaggi politici SWG, fiscal compact: quali vincoli mantenere?
Sondaggi politici SWG, fiscal compact: quali vincoli mantenere?
Continua l’approfondimento sul dossier settimanale di SWG. Il piatto forte è il fiscal compact. Cosa ne pensano gli italiani? Quali sono le misure da adottare per uscire dalla crisi? Quali vincoli del fiscal compact possono definirsi più o meno ragionevoli? Tutte queste domande sono state poste a un campione di 1.500 persone, rappresentativo della popolazione italiana. Come si è potuto constatare, la gran parte del campione si posiziona in maniera fortemente contraria ai vincoli legali dell’austerità. Proprio in questo articolo, analizziamo l’opinione generale del campione su ogni elemento portante del fiscal compact.
Speciale fiscal compact: l’opinione generale degli italiani.
Sondaggi politici, fiscal compact: quasi uno su due rifiuta vincolo del pareggio di bilancio in Costituzione
Tra le misure rigettate con maggior forza dagli italiani, vi è l’introduzione dell’obbligo di pareggio di bilancio nella carta costituzionale. Il 47% del campione sostiene che sia necessario alleggerire il vincolo. Poco meno di un quarto del campione, invece, la considera una manovra razionale e giusta. Un risultato quasi identico – in termini percentuali – sull’obbligo di mantenere al massimo al 3% il rapporto tra deficit e PIL. Proprio questa percentuale è oggetto di discussione e trattative, nelle sedi comunitarie. In effetti, per l’Italia, anche uno 0,1% può valere ben 20 miliardi di euro “guadagnati” in flessibilità.
Sondaggi politici, fiscal compact: anche gli altri vincoli vanno ‘allentati’
Il campione considera necessaria una revisione del “vincolo massimo dello 0,5% di deficit strutturale, quindi non legato a emergenze, rispetto al PIL”. Il 44% avalla la possibilità di un alleggerimento del vincolo; appena un 17%, invece, lo sostiene.
Per ultimo, si tocca un tema importante per Paesi con un debito pubblico molto elevato, come il caso propriamente italiano. Il rapporto debito/PIL in Italia tocca, attualmente il 134%. Per gli intervistati, il vincolo di ridurre il rapporto di almeno 1/20 all’anno (per arrivare al “sano rapporto” del 60%) va ridiscusso. Il 42% la pensa in questa maniera. I favorevoli, invece, sono il 25% del campione.