Modello 770 2017: proroga finalmente ufficiale, nuova scadenza
Modello 770 2017: proroga finalmente ufficiale, nuova scadenza.
Era nell’aria, ma non era ancora sicuro. Tuttavia il modello 770 2017 ha avuto la sua proroga, come preventivato. Gli incontri tra il CNDCEC e il Ministero dell’Economia erano stati significativi in tal senso. Si aspettava solo il comunicato, che finalmente è arrivato ieri pomeriggio. Le anticipazioni sono state comunque confermate e la richiesta dei commercialisti ed esperti contabili sono state accolte. Nel comunicato è scritto che anche i lavoratori autonomi potranno effettuare i versamenti delle imposte con maggiorazione dello 0,40%. Le novità riguardano anche i titolari di partita IVA, quindi.
Modello 770 2017: ecco la nuova scadenza
Il comunicato del Mef ha confermato quanto anticipato nei giorni scorsi. La trasmissione del modello 770 ha la nuova scadenza del 31 ottobre 2017. Stessa scadenza per l’invio telematico della certificazione unica dei lavoratori autonomi che non sono interessati alla compilazione della dichiarazione precompilata.
Si legge sul sito del Ministero.
Con un altro DPCM, viene prorogato al 31 ottobre 2017 il termine per la presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta (modello 770) e delle dichiarazioni in materia di imposte sui redditi e di Irap.
Ricordiamo che il Modello 770, insieme ad altri adempimenti fiscali, ha usufruito della proroga dopo le richieste dei commercialisti. Troppe le scadenze nel mese di luglio. Considerando anche che, nel caso del 770, i dati erano già stati trasmessi con la Certificazione Unica 2017.
Modello 770 2017: le polemiche di ieri
La proroga arriva dopo la protesta di ieri dei Consulenti del Lavoro. Sotto accusa i vari ritardi del Mef. “La scadenza per la presentazione del modello 770 (31 luglio) incombe. E della stra-annunciata proroga non c’è traccia. Lasciando i Consulenti del Lavoro in balia di ritardi e delle approssimazioni dell’amministrazione finanziaria”. La rabbia dei consulenti si è scaricata ieri mattina, poche ore prima che il comunicato venisse ufficializzato. “Il Dpcm è alla firma, viene riferito ufficiosamente. Eppure l’angoscia sale negli studio, facendo dilatare la distanza con il Paese reale”.
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