Pensioni ultime novità: Ape volontaria e Rita, requisiti ridotti
Pensioni ultime novità: Ape volontaria e Rita, requisiti ridotti
Le ultimissime notizie sulle pensioni sono positive. Infatti secondo il ‘Sole 24 Ore’ il governo avrebbe deciso di staccare i requisiti della Rita da quelli dell’Ape volontaria. Restano tutti i paletti alla base dell’uscita anticipata, ma questa possibilità faciliterebbe il tutto. La proposta del governo verrà avanzata nel corso del prossimo tavolo con i sindacati previsto per fine mese. Anche altri temi sono sotto la lente d’ingrandimento, primo fra tutti il cumulo contributivo gratuito.
Pensioni ultime novità: requisiti Ape e Rita
La questione riguarda il distaccamento tra l’anticipo di mercato e la rendita integrativa temporanea anticipata che corrono sullo stesso binario. L’intento del governo è ammorbidire per quanto possibile questo aspetto della flessibilità in uscita. Da segnalare che comunque bisognerà restare entro i 20 anni di contribuzione ed essere non oltre i canonici 43 mesi dall’effettivo giorno di pensionamento. Non si escludono del tutto ulteriori modifiche della misura che inoltre non è ancora partita a causa dei ritardi accumulati.
Pensioni ultime novità: legge di bilancio entro ottobre
La chiave della faccenda è l’inserimento in legge di bilancio dei fondi necessari poi disponibili da gennaio 2018. Il governo dovrebbe ultimare la suddivisione economica entro il mese di ottobre, ma occorre stare entro determinati limiti per non sforare. All’interno della legge di stabilità potrebbero essere inseriti fondi anche per altre questioni che sono tutt’oggi in discussione con i sindacati che rappresentano i lavoratori. Le trattative tra esecutivo e parti sociali riprenderanno tra fine agosto e il 7 settembre. Sono stati già segnati in calendario tre incontri al Ministero del lavoro.
Pensioni ultime novità: cumulo contributivo, alta tensione
Non c’è ancora l’accordo tra il ‘Comitato cumulo e casse professionali‘ e il dicastero guidato da Poletti. L’ultimo incontro risale a due settimane fa e la trattativa è tutt’altro che in dirittura. Il comitato fa sapere che “L’ipotesi di accordo sembra obbedire ad una sola e sconfortante logica: Inps e Casse non devono lasciare nulla sul terreno. Tutto il costo economico del cumulo va scaricato sui lavoratori”. A oggi non c’è nessun accordo, resta da capire se le parti si riavvicineranno.
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