Sondaggi politici Ixè: la diffidenza verso le ONG che operano in mare

Sondaggi politici Ixè: la diffidenza verso le ONG che operano in mare

L’ultimo sondaggio di Ixè per Agorà (programma di approfondimento politico di Rai 3) ci ha mostrato la staticità dei flussi elettorali, e il calo inesorabile di fiducia nei leader di partito. Agosto, quindi, non sembra un mese eccellente per nessuna realtà politica. Oltre a questi elementi – visti in prospettiva attraverso l’andamento settimanale – risaltano anche alcuni temi particolarmente caldi, che infiammano l’opinione pubblica. In questo articolo, trattiamo della spinosa questione delle ONG. Recentemente, il ministro Minniti ha imposto una serie di regole alle ONG operanti nel Mediterraneo. Una delle più rilevanti – Medici Senza Frontiere – non ha voluto firmare l’accordo, suscitando un certo disappunto.

Sondaggi politici Ixè: favorevoli al dispiegamento di polizia su navi di ONG

La prima domanda posta da Ixè ai suoi intervistati riguardo le ONG, è la seguente;

Il codice di condotta per le ONG, impone la presenza della polizia a bordo delle navi impegnate nelle operazioni di salvataggio dei migranti in mare. Lei personalmente è d’accordo con questa misura?

La gran maggioranza si ritrova in questa pratica. Una maggioranza praticamente plebiscitaria, considerando che sono favorevoli il 72% degli intervistati, a fronte del 24% di contrari. Proprio una delle ragioni additate da MSF per non firmare l’accordo, riguarda la presenza di persone armate a bordo.

Sondaggi politici Ixè, ONG: per due italiani  su tre, ci vuole maggior trasparenza

Partendo dalla rilevazione del 21 luglio, arrivando fino a quella del 4 agosto, si nota come sempre più individui abbiano preso coscienza del tema. La percentuale di persone che rispondono “non saprei” cala drasticamente nel giro di due settimane, passando dal 15% al 5%.

Il 67% sostiene che serva maggior trasparenza, mentre un 28% che le ONG stiano operando correttamente. Quest’ultima opzione è aumentata del 4% nell’ultima settimana, mentre la risposta maggioritaria si è mantenuta stabile.

Metodologia di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI su un campione casuale probabilistico stratificato di 1.000 soggetti maggiorenni (su 9.018 contatti complessivi), di età superiore ai 18 anni. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall’ISTAT. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di sesso, età e macro area di residenza. Margine d’errore massimo: ± 3,1 %