Spesometro 2017: proroga breve, commercialisti in rivolta
Spesometro 2017: proroga breve, commercialisti in rivolta
La proroga arriva, ma è più breve del previsto. Slitta di appena due settimane circa il termine ultimo per la presentazione. La terza proroga dello spesometro, infatti, sposta il termine dal 16 settembre al 28 settembre. Come detto, sono meno di due settimane. Se si fosse optato per il 30/09, infatti, la scadenza reale si sarebbe prorogata ulteriormente fino al 2 ottobre.
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Spesometro 2017: la proroga arriva ma non sossidsfa
L’ordine dei commercialisti aveva chiesto, in un principio, la proroga di un mese. I professionisti del settore chiedevano, quindi, un termine che andasse tra il 15 e il 18 ottobre. Richieste non esaudite dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che, in una nota ufficiale , recita così;
“La proroga, che viene incontro alle esigenze segnalate dai professionisti è prevista da un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (dpcm), su proposta del ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, di prossima pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale”
Spesometro 2017: la risposta di Miani
È lo stesso presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani, a criticare la scelta del MEF di adottare una proroga breve per lo spesometro 2017. Miani, in una nota, dichiara:
“Sin dallo scorso mese di giugno il Consiglio nazionale dei commercialisti ha richiesto ufficialmente al ministero dell’Economia il differimento di un mese del termine per la presentazione del nuovo ‘spesometro’, alla luce delle difficoltà operative che l’adempimento comporta (…) dai nostri interlocutori istituzionali avevamo avuto ampie rassicurazioni su una proroga almeno a sabato 30 settembre, che avrebbe comportato lo slittamento di fatto al 2 ottobre. Pur apprezzando il fatto che questa volta l’annuncio del rinvio sia arrivato con un certo anticipo e non a ridosso della scadenza come spesso accaduto ultimamente, resta il fatto che la proroga di soli dieci giorni al 28 settembre è del tutto insufficiente, dal momento che i tempi a disposizione per i nostri colleghi restano troppo stretti, anche in considerazione del fatto che gli applicativi stanno arrivando nei nostri studi solo in questi giorni”