Pensioni novità oggi: Ape social e donne, Poletti vuole ampliamento
Pensioni novità oggi: Ape social e donne, Poletti vuole ampliamento
Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti è ritornato a parlare di pensioni e ha confermato che l’Ape social potrebbe essere strutturale. Anche per l’uscita anticipata delle donne ci sono buone notizie dato che si valuta un ampliamento. Come detto da Poletti stesso il problema è inserire i fondi in Legge di bilancio e la cosa non è semplice dato che le scadenze sono prossime. Intanto proseguono i tavoli tra Governo e sindacati, dopo un sostanziale stallo le parti torneranno a vedersi in ottobre.
Pensioni novità oggi: Poletti e Ape social
Allo studio c’è l’ampliamento dell’Ape social per altre categorie di lavoratori svantaggiati. La prassi in questi casi prevede un’attenta analisi da parte dei tecnici sull’effettiva fattibilità della manovra. Infatti in queste ore è in discussione anche la possibilità di rendere la misura strutturale a partire dal 2019, visto che al momento è ancora in sperimentazione. Al momento i requisiti di accesso sono abbastanza ostici per i soggetti che intendono far domanda e una riduzione sarebbe gradita anche dai sindacati.
Pensioni novità oggi: donne e ampliamento
Anche le donne potranno approfittare dell’uscita anticipata con requisiti ridotti. A questo proposito si stanno concentrando gli sforzi dei sindacati per le lavoratrici madri e il lavoro di cura. L’introduzione di uno sconto pari a 6 mesi per ogni figlio è tutt’altro che lontana. A maggior ragione dopo che è stata raddoppiata la cifra da 300 milioni a 609 per il 2018. Resta invece da capire come l’esecutivo intende procedere per il riconoscimento del lavoro di cura.
Pensioni novità oggi: monitoraggio indispensabile
Poletti ha fatto sapere che è prossimo un “un monitoraggio della spesa per l’applicazione”. A questa verifica “provvederà una conferenza dei servizi convocata nei prossimi giorni”, la spiegazione. Prima di ufficializzare la stabilizzazione della misura occorre “una prima valutazione tecnica, su eventuali criticità” conclude il Ministro del Lavoro. Tutto fa presagire la volontà del governo di ampliare la platea degli aventi diritto, ma in sostanza prima bisogna attendere le analisi dei tecnici.
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