Sondaggi elettorali EMG, crolla il Movimento 5 Stelle in una settimana
Sondaggi elettorali EMG, crolla il Movimento 5 Stelle in una settimana
Cosa succede al Movimento 5 Stelle?
Poche volte si assiste a un calo così netto solo in una settimana per una forza politica come quello che ha colpito i grillini nell’ultima rilevazione EMG.
Eppure si è trattata di una settimana importante per il movimento, Di Maio è stato incoronato candidato premier per le prossime elezioni.
Non è piaciuto forse il passo indietro di Grillo, o i malumori di Fico di fronte alla leadership di Di Maio?
Fatto sta che ha perso la prima posizione a favore del PD, in leggero aumento.
Crescita anche per Forza Italia, che accorcia le distanze dagli alleati della Lega Nord.
Sempre in crisi la sinistra radicale, ma soprattutto da il suo ingresso tra le rilevazioni il Movimento Animalista di Michela Brambilla. Di cui da tempo molto si parla. L’attrazione verso il partito è modesta, ma non trascurabile.
Vediamo i dati, raccolti come sempre su un panel di intervistati di circa 1800 casi.
Sondaggi elettorali EMG, -1,2% in una settimana per il M5S, tutti agli animalisti?
Il M5S perde la palma di primo partito scendendo al 27,1% e cedendo ben l’1,2% in una settimana. E’ un record. Conseguentemente in cima al podio sale il PD, con un +0,6% che lo proietta al 28,4%.
Il centrodestra continua ad avanzare debolmente. Principalmente grazie al +0,7% di Forza italia che va al 13%, e compensa la perdita di mezzo punto della Lega Nord, ora al 14,4%.
Stabile al 5,1% Fratelli d’Italia.
Alternativa Popolare rimane a un misero 2,2%, ma tra i piccoli partiti è soprattutto MDP quello che più rischia, al 2,4%, con un calo del 0,3%, si allontana ancora di più dalla soglia del 3%. E un accordo con Sinistra Italiana, al 2,2%, si fa sempre più indispensabile
Infine il Movimento Animalista. Al 1,4% pare un buon inizio per la Brambilla. A leggere i dati pare che sia proprio dall’elettorato grillino che abbia preso i propri voti. Sarà veramente così?
A livello di seggi M5S, Lega Nord e Fratelli d’Italia nonostante la perdita di 13 seggi rimarrebbero maggioritari con 322 scranni. Il PD e Forza Italia con 295 si avvicinano ma rimangono distanti
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