Spesometro 2017: proroga per disservizi, scadenza a metà ottobre

Pubblicato il 4 Ottobre 2017 alle 10:51 Autore: Daniele Sforza
Spesometro 2017: proroga per disservizi, nuova scadenza ottobre

Spesometro 2017: proroga per disservizi, scadenza a metà ottobre.

Troppi problemi e bug relativi allo spesometro 2017. Per questo motivo si va verso una nuova proroga, con la scadenza che sarebbe fissata per metà ottobre. Con un sistema che è andato in tilt, causando non pochi problemi ai professionisti chiamati alla comunicazione dei dati e fatture, i ritardi e gli errori negli invii sono cosa quasi scontata. Tant’è che i commercialisti, sotto l’egida del CNCDEC, hanno comunicato che non pagheranno le sanzioni previste per colpa di errori non loro. L’ufficialità della proroga, comunque, dovrebbe arrivare quando il sistema tornerà a funzionare in via integrale. È quanto chiede il Ministero, dopo la prima proroga concessa con un sistema in cui solo una parte dei servizi era risultata efficiente e funzionante.

Spesometro 2017: proroga nuova scadenza, ecco quando

La comunicazione ufficiale dovrebbe esserci a breve. La proroga comunque arriverà fino al 16 ottobre. Entro quella data sarà possibile l’invio dei dati relativi al nuovo Spesometro. Con la speranza che in 10 giorni i problemi siano del tutto risolti. È anche la speranza del Ministero, che vorrebbe ufficializzare la nuova scadenza quando il sistema sarà tornato a essere completamente funzionale. A tal proposito, la Sogei, che si occupa del suddetto sistema, sarà chiamata a dare spiegazioni al Garante della Privacy e all’Agenzia delle Entrate. In primis riguardo le cause dei problemi.

Il sistema dovrà quindi essere esente da bug. E soprattutto riuscire a contenere il gran numero di invii previsto senza andare in tilt. E senza più problemi alla privacy. Che sono quelli che hanno dato più grattacapi, generando discredito all’Anagrafe Tributaria.

Spesometro 2017: la protesta dei commercialisti

Il bug alla privacy è stato infatti molto grave. A causa di questa anomalia, la tutela dei dati sensibili dei contribuenti è venuta meno da parte dell’Anagrafe tributaria. Inserendo un semplice codice fiscale e dando invio, sia i commercialisti sia semplici cittadini potevano visualizzare tutte le fatture trasmesse. Qualora si fosse inserito il codice fiscale di un commercialista, si riuscivano a visualizzare non solo i dati dello stesso, ma anche tutti i suoi clienti.

Alla luce di tutti i disagi avvenuti negli ultimi giorni, i commercialisti si sono rivoltati contro eventuali sanzioni. Affermando che qualora non ci sia un provvedimento ufficiale e soprattutto immediato, “ci vedremo costretti, nostro malgrado, a non rispondere come professionisti delle sanzioni che eventualmente saranno irrogate ai nostri clienti. Per colpa di eventuali ritardi e omissioni negli invii delle comunicazione. Noi non possiamo sicuramente rispondere delle inefficienze di un sistema. Che a oggi si è mostrato inadeguato”.

Non è infatti un caso che i tecnici stiano lavorando per eliminare le sanzioni relative a comunicazioni tardive o inadempimenti causati dal tilt del sistema.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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