Pensioni notizie oggi: età pensionabile e Ape, Damiano ‘battaglia continua’
Pensioni notizie oggi: età pensionabile e Ape, Damiano ‘battaglia continua’
Sempre attivo il fronte delle pensioni con le dichiarazioni di Cesare Damiano. Le notizie di oggi riguardano età pensionabile e Ape social che sono il tema centrale di un comunicato stampa diffuso dall’ex Ministro del Lavoro. Per l’età di pensione è oramai certo l’aumento a 67 anni dal 2019. Invece le domande di Ape social hanno avuto una percentuale di rifiuto altissima. Sulle due questioni il pensiero di Damiano è univoco, occorre continuare la battaglia per i diritti dei pensionati. Arriva una nuova proposta per i lavoratori disoccupati esclusi, ecco i dettagli.
Pensioni notizie oggi: età pensionabile e Ape, ‘fatto bingo’
“Se il Governo, con la manovra di Bilancio, confermerà che l’età pensionabile sale a 67 anni dal 2019 e che le domande accolte relativamente all’Ape sociale e ai ‘precoci’ si fermeranno al 50% dei 60.000 pensionamenti previsti dalla scorsa legge Finanziaria; abbiamo fatto Bingo”. Il duro commento del presidente di Commissione lavoro arriva a ridosso dei dati dell’Inps sulla pensione anticipata. In questi giorni “aumenterà il senso di frustrazione e di ingiustizia tra i lavoratori e saranno vanificati tutti gli sforzi fin qui fatti”, afferma.
Pensioni notizie oggi: battaglia in Legge di Bilancio
Il Governo è deciso a proseguire per il suo programma, Damiano reputa che sulle pensioni l’esecutivo sia fuori strada. A questo proposito conferma “noi combatteremo la battaglia sulle pensioni anche in questa circostanza. Al fine di trovare uno spazio adeguato nella legge di Bilancio“. Nello specifico bisogna “spostare a giugno 2018 la decisione di innalzare di 5 mesi l’attuale età pensionabile e aprire un tavolo di confronto con i sindacati”.
Pensioni notizie oggi: Ape social, metà domande rifiutate
Dopo i numeri circolati i giorni scorsi ieri a Montecitorio l’audizione di Gabriella De Michele dell’Inps ha ufficializzato i dati su Ape social e precoci. “Con le correzioni amministrative suggerite dal Governo, e in via di attuazione, si potrà allargare la platea diminuendo le domande respinte dal 65 al 50%“. Infine arriva una promessa; “cercheremo di eliminare la norma che impedisce di fruire dell’APE sociale avendo lavorato un solo giorno dopo la fine della disoccupazione” conclude il parlamentare.