Riforma pensioni: ultimissime Ape e Quota 41, ammesse altre domande

Pubblicato il 24 Ottobre 2017 alle 11:57 Autore: Daniele Sforza
Riforma pensioni, ultimissime Ape Social e Quota 41

Riforma pensioni: ultimissime Ape e Quota 41, ammesse altre domande.

Dalla riforma pensioni emergono ultime novità su Ape Social e Quota 41. Le ultimissime notizie riguardano una circolare dell’Inps, con la quale l’istituto ha voluto chiarire in merito alla domanda di riconoscimento delle condizioni per l’accesso alle misure pensionistiche. L’oggetto del messaggio n. 3952/2017 è il seguente. Domanda di riconoscimento delle condizioni per l’accesso all’APE sociale. E al beneficio per i lavoratori precoci di cui alla legge di bilancio per il 2017: lavoratori in stato di disoccupazione. Termine prestazione a sostegno del reddito successivo alla data di presentazione della domanda. Ecco dunque la comunicazione dell’istituto previdenziale.

Riforma pensioni, Ape social e Quota 41: i chiarimenti dell’Inps

L’Inps ha ribadito uno dei requisiti richiesti al momento della presentazione della domanda di riconoscimento delle condizioni per l’accesso all’Ape Sociale. Ovvero, che il soggetto abbia concluso di fruire integralmente della prestazione di disoccupazione spettante. Tuttavia, dopo alcune segnalazioni, l’Inps ha registrato diverse domande presentate prima del termine della prestazione a sostegno del reddito spettante. Che si è conclusa in ogni caso entro il 14 luglio 2017. Pertanto, la presentazione della domanda è avvenuta prima del compimento del requisito sopraccitato. Che tuttavia si perfeziona entro la data ultima di presentazione delle domande.

Premesso che se vi fosse stata tempestività nella relazione della domanda il soggetto avrebbe avuto il tempo di ripresentarla entro la data del 15 luglio. E quindi essere valutato in tempo utile, solo per i casi in cui la prestazione a sostegno del reddito termina entro tale ultima data, la procedura è stata implementata per consentire di definire come accolta la certificazione.

Pertanto, per i casi in cui le sedi in tale circostanza avessero già definito in WebDom una respinta, è necessario provvedere all’acquisizione e alla definizione di una nuova domanda. Atteso che la scrivente Struttura non può individuare tali soggetti centralmente.

Analogamente deve procedersi per le domande afferenti al beneficio per i lavoratori precoci in oggetto con riguardo alla condizione di cui all’art. 3, comma 1 lett. a) del DPCM n. 87 del 2017.

Riforma pensioni, anticipo pensionistico: platea beneficiari si allarga?

Entro fine mese la Legge di Bilancio 2018 arriverà in Parlamento per l’approvazione. Nel frattempo, una delle misure pensionistiche incluse nella nuova manovra, riguarda l’Ape sociale e il pensionamento anticipato con 41 anni di contributi per i lavoratori precoci. Sembra che al momento siano allo studio alcune limature per definire al meglio tali misure. E sembra proprio che la platea di beneficiari possa allargarsi. Tra le novità spicca l’apertura all’Ape social e alla Quota 41 anche a qui soggetti il cui attuale stato di disoccupazione sia dipeso dalla scadenza naturale di un contratto a termine. Questa categoria di disoccupati si affiancherebbe così a quelli che hanno perso il lavoro perché licenziati.

Ovviamente, l’allargamento della platea anche alla seconda categoria di disoccupati, avverrebbe ad alcuni condizioni. Tra queste si annovera un rapporto di lavoro dipendente per la durata di almeno 18 mesi nei 3 anni antecedenti alla cessazione del rapporto lavorativo.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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