Napoli, Francesca Pascale ritira la tessera dell’Arcigay
Detto, fatto. Dopo l’annuncio dell’iscrizione all’Arcigay, insieme al giornalista Vittorio Feltri, ieri pomeriggio Francesca Pascale ha ritirato la tessera dell’associazione a Napoli. “Prendo la tessera dell’Arcigay ma anche di GayLibt perché questa non è una battaglia politica, è una battaglia trasversale, civile e umana”, ha dichiarato la compagna del leader azzurro che ha annunciato che Forza Italia presenterà in Parlamento “una legge per le unioni civili, per volontà del presidente Berlusconi e mia, con la consulenza di Alessandro Cecchi Paone”. ”Mi metto a disposizione di Arcigay e GayLib e voglio far parte della vostra grande famiglia di uomini e donne fino ad oggi umiliati e offesi. Voglio chiedere scusa per tutti coloro che fino a oggi dal centrodestra vi hanno insultato e maltrattato”, ha spiegato Francesca Pascale, facendo pubblica ammenda e sposando, di fatto, la causa per i diritti civili delle coppie omosessuali. È necessario ”dare finalmente anche all’Italia i diritti civili”, ha ribadito la fidanzata di Berlusconi che ha definito la causa delle unioni civili “una battaglia di civiltà”. La giovane pasionaria azzurra ha precisato, però, che non scenderà in politica. Voci di palazzo, nelle scorse settimane, volevano la compagna dell’ex Cavaliere candidata presidente alle prossime regionali in Campania, nel 2015. Nessuna propaganda elettorale, assicura Pascale: “Qualora mi candidassi alla Municipalità, a sindaco, alla Regione, venite a prendermi a casa e menatemi”, ha promesso, rispondendo ai giornalisti che le chiedevano se la sua presenza nel capoluogo partenopeo anticipasse un suo possibile impegno per le elezioni in Campania, alla guida della regione.
“Un impegno di tutti”, aveva rimarcato, invece, il leader azzurro nelle scorse settimane, parlando della battaglia per i diritti delle coppie gay. Un cambio di linea quello di Forza Italia sulle unioni gay che, in molti hanno etichettato esclusivamente come una manovra elettorale. Ma la compagna del leader Fi ha spazzato dal campo ogni possibile fraintendimento: ”Apro questo fronte nel centrodestra per ragioni di giustizia civile e umana. Il ritardo dell’Italia sui diritti delle persone gay e delle coppie gay non è più accettabile, a fronte di quanto hanno fatto tutti i paesi del mondo civile – ha spiegato Pascale – Lo faccio come donna e compagna di Silvio Berlusconi, convinti come siamo, io e il presidente di Forza Italia, che solo se si schiera il centrodestra questo grande traguardo riformista potrà essere finalmente e rapidamente raggiunto”, dice Pascale che assicura: “Questa idea il presidente Berlusconi l’ha sempre avuta – ha proseguito la compagna del leader Fi – e l’ha sempre applicata con la gestione che i suoi figli hanno fatto delle sue televisioni e dei suoi giornali, sempre schierati al rispetto dei diritti e della dignità di tutti, come deve una vera famiglia liberale. Non sempre è diventato un fatto politico, a causa delle caratteristiche delle coalizioni, in particolare ai tempi del Pdl”, ha poi precisato Pascale.
Il ritiro della tessera al circolo Arcigay di Napoli è stata anche l’occasione per rilasciare dichiarazioni sul momento politico di Forza Italia, sulla rivolta interna al partito e sui rapporti con il Pd di Renzi. Sul premier, Pascale ha le idee chiare: “È giovane ed è spregiudicato, caratteristica che, come mi hanno insegnato, in politica è una virtù”. La fidanzata del leader azzurro ne ha anche per i falchi del partito. Sul “nuovo corso” di Forza Italia” in tema di unioni gay risponde e attacca la Santanché: “Io penso che questa sia una battaglia doverosa. Poi detesto le ipocrisie”. Le critiche di Daniela Santanchè? “Lei ha le sue posizioni politiche che io condivido di rado, e soprattutto non condivido stavolta”, risponde Pascale. Anche Berlusconi “qualche volta si è prodotto in battute goliardiche sui gay che non ho condiviso e di cui non ho sorriso ma è un liberale, infatti all’Arcigay potrebbe benissimo iscriversi anche lui”, ha aggiunto Pascale. Sul futuro del partito la compagna dell’ex premier non ha dubbi: “il mio sogno è che sia Marina a concorrere alla Presidenza del Consiglio, ma ha detto di no. Peccato”. “Se io avessi le sue capacità, e il suo cognome, lo farei”, ha concluso Francesca Pascale.
Carmela Adinolfi