M5S e divisioni su legge elettorale, Colletti “Di Maio e Toninelli hanno fatto passo più lungo della gamba”

Pubblicato il 9 Luglio 2014 alle 10:51 Autore: Emanuele Vena

M5S, le ultime mosse sul tema riforme ed in particolare sulla legge elettorale hanno messo in subbuglio il Movimento. Ieri il M5S ha riunito i deputati a Montecitorio. Non poche, stando alle ricostruzioni, le critiche rispetto al modus operandi ed alla mancata condivisione delle mosse da compiere. Di Maio, cui sono state rivolte critiche al pari di Grillo e Casaleggio , intervenendo a fine riunione ha spiegato che vi erano strade alternative e che comunque alla fine deciderà la Rete.

Legge elettorale, Colletti (M5S) “Dialogo col Pd? Posizioni personali” – “Sulla legge elettorale la posizione di Di Maio e Toninelli è personale. Non ne abbiamo discusso tra noi, dovremo farlo. Anche subito, per quanto mi riguarda”. Lo dice il deputato del Movimento Cinque Stelle Andrea Colletti, che non è d’accordo sui dieci sì del Movimento al documento del Pd sulla legge elettorale. “Io non ho nessun problema con Di Maio ma ho studiato la materia, ho fatto una tesi di laurea e parlo a ragion veduta. E dico che hanno fatto il passo più lungo della gamba”. Colletti non si dice contrario “al dialogo”, “non dico che non si debba andare a discutere – afferma – ma rilevo che le posizioni sono lontanissime. E al tavolo possiamo starci fino a un certo punto, che però è stato ampiamente superato”. Garantisce che “porremo la questione” e “non è detto che si arrivi al tavolo con i dieci sì espressi”. “Il problema non è – si spiega – che ci prendono a pesci in faccia, non c’entra nulla. Dico invece che dovremmo partire dall’impianto della nostra legge elettorale, il ‘Democratellum’, che considero molto buona. E invece partiamo dalla loro impostazione, che distorce il sistema e crea la dittatura della minoranza”.governabilità legge elettorale M5S Renzi

 

M5S e Legge elettorale, Giannuli “Premio maggioranza: cosi non va” – “Il cumulo tra premio di maggioranza e clausole di sbarramento” può “alterare il rapporto di rappresentatività dei partiti”. Lo afferma Aldo Giannuli, storico, consulente del Movimento, che ha illustrato la legge elettorale sul blog di Beppe Grillo. Si tratta, dice in un’intervista al Corriere della Sera, di “semplici valutazioni con formule matematiche”, sulle quali ha fornito indicazioni al Movimento. Giannuli ha parlato sul suo sito di ‘qualche bestialità costituzionale’ nel documento del Pd: “Ho notato – spiega nell’intervista – qualche imprecisione. Se si parla di un premio di maggioranza non superiore al 15% e la prima forza politica, per esempio, prende il 30% cosa accade? O non arriva alla maggioranza assoluta dei seggi o il premio è molto superiore al limite indicato”, inoltre “ci sono aspetti non chiari anche sulla riduzione dei collegi e la retribuzione dei consiglieri regionali”. Dubbi che Giannuli avrebbe voluto chiarire “durante l’incontro”, poi saltato con il Pd. Lo studioso ha anche una proposta alternativa sul Senato, “elettivo, meno numeroso e con funzioni di controllo e garanzia», mentre quello sui cui si lavora al momento lo reputa «una conferenza Stato-Regioni permanente, con le autonomia locali che hanno diritto di ostruzionismo rispetto alle leggi approvate dalla Camera”.

L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
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