Leadership centro-destra: dopo Berlusconi toccherà a Salvini?
I tempi cambiano, e i leader pure. Anche nel centro destra, storicamente riconosciuto nelle mani (e nei voti) di Berlusconi, oggi l’ipotesi successione sembra la più accreditata. E il nome che esce è trai più clamorosi: sulla scia francese della Le Pen, sarebbe Matteo Salvini ad essere indicato come nuovo leader dei moderati.
Se il centrosinistra era stato caratterizzato, negli ultimi venticinque anni, da un eclettico e continuo rinnovamento ai vertici delle formazioni politiche (da Occhetto a Fassino, passando per D’Alema; da Veltroni a Rutelli, arrivando quest’oggi a Renzi e con tanti altri ancora, non nominati per esigenze di spazio), il centrodestra era stato monoliticamente fermo e deciso sulla leadership di Berlusconi. Una vera e propria egemonia che solo nel 2006 rischiò di vacillare a causa della (fallimentare) politica delle tre punte (Berlusconi, risultato vincente, Casini e Fini di gran lunga distaccati). Ma i tempi cambiano e Berlusconi, condannato da una parte ed ingabbiato dalla supremazia mediatica e non solo di Renzi, sembra stia perdendo posizioni. E’ così che già si pensa ad una successione: l’indiscrezione arriva dal sito di Affari Italiani. Da quelle parti sono sicuri: sarà Matteo Salvini il nuovo leader della coalizione moderata. Del centro destra, insomma.
Da più parti, in effetti, l’egemonia di Forza Italia sul gruppo a destra dell’emiciclo parlamentare sembra esser mal digeribile, ormai. E da Fratelli d’Italia, Lega Nord e tanti altri si alza un’unica voce in coro: primarie per la leadership. Salvini sembrerebbe il favorito sopra Meloni, Toti, Toti, Cicchitto ed altri ancora. Di più: secondo Affari Italiani riceverebbe, addirittura, una media del 50% dei consensi. Elezioni bulgare, praticamente. Un sondaggio top secret avvalorerebbe queste intenzioni. Una consultazione commissionata, sembra, dallo stesso Berlusconi che indicherebbe il leader del Carroccio come stradominante nel nord del paese e fortemente radicato anche nel centro sud (che ne dicano i risultati elettorali delle recenti elezioni europee) . Una situazione nuova che potrebbe avere un’accelerazione e trovare proseliti nel paese qualora Renzi scegliesse la carta delle elezioni.
Daniele Errera