Politicamp: Civati, Vendola e Cuperlo lanciano l’associazione “Possibile”
Politicamp, l’evento organizzato dal dissidente del Pd Pippo Civati (una tre giorni di dibattiti a Livorno) si è chiuso oggi con l’intervento del leader di Sel Nichi Vendola. L’obiettivo dell’appuntamento organizzato da Civati è quello di provare a riunire tutti quei frammenti a sinistra del renzismo, dando vita ad una sorta di nuovo “cantiere della sinistra” che comprenda, oltre a chi si colloca al di fuori dei democratici, anche coloro che, pur restando dentro al Pd, guardano con occhio critico alle politiche portate avanti dal premier.
E’ sotto questa luce che vanno viste le numerose dichiarazioni della kermesse. A cominciare da quelle di Civati che, da molti mesi a questa parte, non perde occasione per attaccare il premier-segretario sia sulla gestione del partito sia sul progetto di riforme costituzionali concordato con Silvio Berlusconi. “Renzi può scendere con la rubrica del cellulare: prima di Verdini c’è Vendola, magari vengono fuori cose buone per il Paese” ha detto oggi l’ex rottamatore intervistato da Sky Tg24.
Durissime invece le parole del governatore pugliese Nichi Vendola: “L’industria crolla, la povertà raddoppia, la disoccupazione aumenta, ma per l’inquilino di Palazzo Chigi la nave va”. “Credo che la retorica del cambiamento oggi serva soprattutto a nascondere le contraddizioni di una crisi sociale ed economica che veramente è drammatica”, ha aggiunto Vendola, che poi ha attaccato il premier anche in relazione all’Europa: “Oggi l’Italia e l’Europa non sono capaci con la Merkel e con Renzi di offrire nessun cambiamento reale. Per cambiare non servono le chiacchiere, bisogna capovolgere l’agenda di governo che viene dettata dalle tecnocrazie di Bruxelles. Renzi non ha paura dei mercati? Neanche i mercati hanno paura di Renzi, credo che se lo mangiano con un boccone”.
“La sinistra ha bisogno di raccontare la verità, anche disturbando il manovratore, anche facendo domande scomode e impertinenti al giovane premier di un Paese che vorrebbe sottrarsi ai conti con la realtà. Attenzione perchè già in passato c’è stato il tentativo di nascondere la polvere sotto al tappeto: noi dobbiamo dire la verità”, ha proseguito Vendola. Nonostante gli attacchi, però, Vendola non chiude al dialogo con Renzi: “Io non ho mai chiuso al Partito democratico, non mi metto diciamo di traverso rispetto a nessuna tessitura unitaria”. “Semplicemente non intendo genuflettermi al renzismo . Tutto qua. Penso che Sel debba esercitare con nitidezza un ruolo di opposizione e penso che la sinistra non possa che essere all’opposizione del renzismo. Punto”.
Al Politicamp ha preso parte anche un altro importante esponente della sinistra dem, il principale sfidante di Renzi alle primarie, Gianni Cuperlo, che spende belle parole per l’evento organizzato da Civati: “Politicamp? È un fatto assolutamente positivo. È una delle iniziative di questo scorcio estivo, ce ne sono state altre: l’assemblea nazionale di Rifare l’Italia, il seminario di Massa Marittima dell’area riformista. Sono contento dell’invito e di essere venuto – ha aggiunto Cuperlo – perchè questo è il momento in cui noi dobbiamo gettare le reti e unire le energie e le risorse che ci sono. Il congresso è alle spalle e dobbiamo collocare compiutamente una sinistra rinnovata e ripensata dentro questo nuovo inizio. Penso che l’iniziativa di oggi vada in questa direzione”.
Poi l’ex Presidente del Pd ha detto la sua sui rapporti con la maggioranza renziana e sull’Italicum: “Dobbiamo decidere se cavalcare l’onda del 40 per cento delle europee oppure scegliere se stare in quella imbarcazione, sentirsi fino in fondo parte dell’equipaggio ma per condizionarne la rotta. Io sono venuto per dirvi che dobbiamo far parte dell’equipaggio ma non cercando ciascuno per conto proprio un avvicinamento con il nuovo potere. Andarsene sarebbe la scelta più sbagliata”. “Io sono tra quelli che avrebbe a espresso una serie di riserve sull’Italicum. Lo avevo detto alla Direzione del Pd a gennaio, non ebbi risposta molto garbata. Questa battaglia va condotta fino in fondo perchè dobbiamo avere senso responsabilità, le riforme vanno fatte, però quando tu metti le mani sulla Costituzione e sulle legge elettorale deve essere consapevole di quello che fai”.
Al termine del dibattito, i tre leader hanno lanciato l’associazione “Possibile“, che servirà da pungolo per il governo. Non ho fatto tutta questa sdrada per diventare un piccolo Fioroni – dice Civati dal palco – Questa associazione non è una corrente del Pd per avere assessorati, ma è nata per fare battaglia politica”. Insomma, un contenitore di “battaglie politiche comuni” per le diverse anime della sinistra, partendo da diritti civili, legalità, lavoro, ambiente.