Renzi dice sì a Grillo: “Ci incontriamo in settimana, idee M5S molto interessanti”
Matteo Renzi accetta la sfida di Grillo e Casaleggio. E dice sì al dialogo con il Movimento 5 Stelle. “Siamo d’accordo nell’incontrarci di nuovo e vi diamo la disponibilità per le giornate di giovedì o venerdì. Va bene presso la Camera, va bene in streaming, fateci sapere”. Il premier non esita inoltre a definire “molto interessanti” le proposte risposte ricevute qualche giorno fa dal M5S in merito alla riforma della legge elettorale.
Il dialogo dovrà, in ogni caso, realizzarsi in tempi brevi: “La legge elettorale per noi va approvata il prima possibile”, puntualizza innanzitutto Renzi nella lettera di risposta. “Dunque, ragionevolmente, prima dell’entrata in vigore della riforma costituzionale. Dovendo azzardare dei tempi, potremmo dire che entro il 2014 si approva definitivamente la legge elettorale. Mentre l’approvazione definitiva della riforma costituzionale deve avvenire nel 2015, per poi procedere all’eventuale referendum”.
Premio di maggioranza – Molti sono i punti toccati dal Presidente del Consiglio nella missiva, a partire dal premio di maggioranza sul quale non c’è accordo con i cinquestelle. “Noi abbiamo proposto il premio di maggioranza alla coalizione”, precisa Renzi a proposito della nuova legge elettorale, “voi volete lasciarlo solo alla lista vincente. La vostra è una posizione legittima, che rafforza il bipartitismo a scapito del bipolarismo. Ma perché il vostro premio di maggioranza al 52% è ‘democratico’, il nostro dell’Italicum al 55% è ‘incostituzionale autoritario e antidemocratico’, mentre quello dei sindaci al 60% ritorna democratico?”.
Immunità – Renzi apprezza invece la posizione dei grillini sull’immunità, ritenuta “molto seria”. “Siamo pronti a discuterne, anche con gli altri partiti. Come sapete noi non guardiamo in faccia a nessuno e abbiamo votato per l’arresto anche di nostri colleghi”.
Posizioni vicine sul Senato – Il segretario del Pd si dimostra infine ottimista per quanto riguarda la possibilità di un accordo sul Senato con il Movimento 5 Stelle. “Ci pare che l’unico punto di discussione sul Senato verta sul fatto che la vostra richiesta è di scegliere i 74 consiglieri regionali che siederanno anche in Senato con l’elezione di primo livello anziché con l’elezione di secondo livello”, ha puntualizzato Renzi, ironizzando che la riforma costituzionale “sarà anche un attentato alla democrazia” ma “rischia di vedervi d’accordo su quasi tutti i punti”.