Renzi in Africa: “Eni investirà 50 miliardi in Mozambico”
“L’Eni investirà 50 miliardi di euro in Mozambico”. L’annuncio è del premier Renzi, in occasione dell’incontro con la comunità italiana presso l’ambasciata del nostro paese a Maputo, in Mozambico. Nel pomeriggio Renzi ha incontrato il Presidente della Repubblica del Mozambico, Armando Guebuza, al quale ha assicurato che “oltre alla cooperazione sociale l’Italia è pronta a fare la sua parte, le aziende sono pronte a investire”. “Dall’Eni – ha ribadito il Presidente del Consiglio – ci sarà nei prossimi mesi un investimento di 50 miliardi sul gas e per la crescita del paese”. “Il nostro legame sarà di pace e di investimenti economici e nella cooperazione”, ha assicurato il Primo Ministro italiano che ha sottolineato come il Mozambico sia un “paese che cresce e investe sul futuro e che dimostra che un percorso di pace si può fare se si creano occupazione e sviluppo”.
È cominciata oggi, infatti, la missione del premier Renzi in Africa. In mattinata il Presidente del Consiglio è atterrato a Maputo, in Mozambico, prima tappa del tour che lo porterà, nei prossimi giorni, anche in Congo e in Angola. È la prima volta che un primo ministro italiano visita questi tre paesi dell’Africa sub-sahariana e centrale. Zone, queste, afflitte da guerre civili e povertà ma che, grazie alle immense riserve di gas e petrolio, richiamano gli interessi di investimenti e capitali esteri da tutto il mondo. Della delegazione italiana, composta da circa una ventina di persone, fa parte anche il viceministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda.
L’obiettivo della visita istituzionale del premier Renzi, alla guida di circa venti imprese fra cui Finmeccanica, Ferrovie ed Eni, è rafforzare i rapporti politici ed economici con questi paesi. Sponsorizzare l’Italia e consolidare, anche per via diplomatica, i rapporti commerciali, a cominciare dal settore degli idrocarburi. È per questo che, oltre agli incontri con le autorità politiche, il premier ha in agenda anche vertici con aziende e imprese locali. Lo scopo è approfittare del ruolo di presidente di turno dell’Unione Europea per tenere aperto il canale tra l’Europa e l’Africa.
Ad accompagnare il premier anche l’amministratore delegato dell’Eni Claudio Descalzi. L’Eni, infatti, è presente in Angola da oltre 50 anni. Ora la necessità è quella di aumentare, in soli due anni, l’estrazione di petrolio da 130mila barili a duecentomila. Altrettanto importante è l’impegno in Mozambico e Congo, data la scoperta di giacimenti di gas che rappresentano grandi prospettive di investimento e guadagno. Oltre all’ad di Eni, fanno parte della spedizione anche i rappresentanti di Confindustria, Assominerali, Saipem, Sace, Iveco e Federalberghi.
Carmela Adinolfi