Brunetta e Cicchitto: “Aggregare il centrodestra”
“Al confermatissimo segretario della Lega, Matteo Salvini, oltre che destinare auguri e complimenti, faccio giungere fiducioso una proposta. Cerchiamo di trovare i contenuti – come giustamente lui chiede – che costituiscano una piattaforma solida per un’alleanza di tutto il centrodestra. Per parte nostra indichiamo questi punti, sicuri di trovare adesione dalla Lega come dalle altre forze politiche”. Lo dice il capogruppo Di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta.
Questi i punti della proposta rivolta alla lega: 1. Elezione diretta del presidente della Repubblica congiunta con l’architettura federalista dello Stato. 2. Riforma fiscale (Tfr alle aziende, Tfr in busta paga, flat tax, delega fiscale). 3. Reintroduzione del reato di clandestinità e abrogazione della legge Fornero sulle pensioni. 4. Richiesta da parte dell’Italia del Commissario europeo per l’immigrazione. 5. Riforma della giustizia. 6. In Europa, riforma dello statuto della Bce, reflazione tedesca e svalutazione dell’Euro. “Ce n’è abbastanza, caro Matteo, per ritrovarci, parlare e vincere”, conclude Brunetta.
Dalle parti del Nuovo centrodestra, intanto, si ragiona su come ricompattare il fronte alternativo al Pd. Fabrizio Cicchitto, presidente Ncd della commissione Esteri di Montecitorio, mette giù qualche concetto: “Va subito sgomberato il campo da un colossale equivoco: noi del Ncd non ci siamo distinti da Berlusconi per le condanne che egli subiva da una magistratura insieme politicizzata e incapace, anzi su quello abbiamo solidarizzato a suo tempo e abbiamo continuato a solidarizzare. Ci siamo distinti da Berlusconi su tre questioni: la linea politica,la leadership e il tipo di partito. Queste tre questioni non sono certo risolte e superate dalla sentenza di assoluzione che salutiamo con assoluta soddisfazione ma che si colloca su un piano totalmente diverso”.”Le tre questioni -avverte- rimangono aperte e a mio avviso il NCD deve lavorare per aggregare l’area centrista che nel contempo sostiene il governo ma che non vuole omologarsi a Renzi e al centrosinistra e quindi costruire una alternativa moderata ad essa per le prossime elezioni”.