Fecondazione eterologa, Lorenzin: “Possibile entro fine anno”
“Auspico che Camera e Senato decidano per sede legislativa. I tempi sono legati all’intervento del Parlamento. Ho mandato ai capigruppo di tutti partiti politici la bozza del decreto, un decreto molto asciutto per permetterci di partire presto in sicurezza. Se Camera e Senato cominciassero a lavorare subito, mettendo paletti per un’iniziativa legislativa, si potrebbe arrivare già entro dicembre o gennaio”. Questi, secondo il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, intervenuta nel corso della trasmissione Uno Mattina, i tempi per l’approvazione del decreto sulla fecondazione eterologa per la quale auspica un esame in sede legislativa o deliberante, ovvero che permetta di limitare i tempi lunghi dell’esame in Aula.
“Il ministero ha licenziato il documento che contiene le linee essenziali per fare il decreto per il recepimento della direttiva europea e altre misure per l’applicazione della sentenza della Corte Costituzionale”, ha precisato Lorenzin, che ne ha quindi ribadito la necessità. “Per rendere omogenea l’applicazione dell’eterologa da Milano a Messina, includerla nei Livelli essenziali di Assistenza (Lea), dare la certezze sulla sicurezza dei gameti ed evitare trasmissione di malattie, serviva una norma primaria”. Quanto alla reale possibilità che l’eterologa sia inclusa nei Lea, ha sottolineato il ministro, “non c’è un problema di risorse”. “Nel Patto per la Salute, per il quale sono stati stanziati 900 milioni di euro, prevediamo la riforma dei Lea entro 31 dicembre 2014”.
“Le regioni non possono recepire nome europee e le delibere regionali sono impugnabili da chiunque. Per questo c’è il rischio caos dal punto di vista giuridico e sarebbe il caso che ci fosse una norma di rango primario” sull’eterologa, ha spiegato ancora il ministro, in merito alla possibilità che le Regioni diano il via libera a provvedimenti che autorizzano l’applicazione della fecondazione assistita, ovvero tramite ovuli o spermatozoi esterni alla coppia.