Pensioni ultima ora: Quota 100 post coronavirus, i possibili scenari

Pubblicato il 17 Aprile 2020 alle 17:51 Autore: Giuseppe Spadaro

L’emergenza coronavirus ha completamente cambiato i piani del governo. Pensioni ultima ora: possibili scenari per la misura Quota 100.

Immagine e scritta 100 a numero su sfondo scuro
Pensioni ultima ora: Quota 100 post coronavirus, i possibili scenari

Pensioni ultima ora: il coronavirus ha cambiato i piani del governo. Da tutti i punti di vista. E se a fronte dell’emergenza sanitaria è possibile che vengano rivisitati alcuni criteri che negli ultimi anni hanno guidato l’organizzazione della sanità pubblica è ancora molto presto per sapere cosa accadrà in campo economico e previdenziale.

Pensioni ultima ora, da rivedere i tempi per la riforma pensionistica

Il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha sempre detto di avere intenzione di fare il massimo per rispondere agli inevitabili contraccolpi economici. Ma non sarà affatto semplice, partendo da un alto debito pubblico, parare il colpo di una situazione che appare a tratti catastrofica per aziende e lavoratori. Una situazione che a sua volta inciderà anche sul futuro del nostro Paese. E di conseguenza su quelle che saranno le future scelte previdenziali. Ricordiamo che a fine gennaio è partito il confronto tra governo e sindacati che avrebbe dovuto portare alla condivisione della nuova riforma pensionistica. Un confronto con una tempistica ed un crono-programma oggi completamente da rivedere.

Quota 100: tre possibili scenari

Pensioni ultima ora – Intanto sullo sfondo c’è da valutare cosa fare entro la fine del 2021 quando è in scadenza Quota 100. La misura che dà la possibilità di andare in pensione a chi ha 62 anni e 38 anni di contributi è infatti una misura temporanea. Proviamo a fare alcune ipotesi su quanto potrà accadere.

Prima possibilità – Superata l’emergenza non si può escludere che il tavolo riprenda il percorso avviato ed arrivi, prima di fine 2021, a scrivere la nuova riforma.

Seconda possibilità – Dopo l’emergenza potrebbe però anche accadere altro. Ovvero si potrebbe valutare di prorogare Quota 100 in modo da dare certezza ai lavoratori che nel futuro raggiungeranno i requisiti previsti senza il rischio di uno scalone tra chi raggiungerà i requisiti entro fine 2021 e chi invece raggiunge gli stessi requisiti da inizio 2022.

Terza possibilità – Infine non si può escludere che il governo per recuperare risorse individui altre soluzioni pensionistiche e da inizio 2022 valuti l’introduzione di Quota 102 (64 anni di età e 38 anni di contributi) in modo da recuperare risorse da destinare altrove e con cui stimolare l’economia del Paese a ripartire.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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