Manifestazione PDL in piazza a Brescia Berlusconi giura lealtà al Governo Letta

Pubblicato il 11 Maggio 2013 alle 17:29 Autore: Giuseppe Spadaro

Manifestazione del PDL in piazza a Brescia. L’appuntamento elettorale del PDL era programmato da tempo.

[ad]Mentre la decisione di far partecipare Berlusconi e trasformare l’iniziativa elettorale a supporto del candidato sindaco del centrodestra in una iniziativa nazionale è seguita alle notizie giunte in settimana dal Tribunale di Milano. Il PDL ha parlato per tutta la settimana di attacchi della magistratura al leader Berlusconi.

LA DIRETTA – BERLUSCONI SUL PALCO  DI BRESCIA

 

18.55 Dopo il breve saluto del candidato sindaco di Brescia sigla di chiusura “Meno male che Silvio c’è”

18.54 Lascio la parola ad Adriano Paroli candidato sindaco di Brescia del centrodestra con Maria Stella Gelmini

18.53 Avrei tante cose da dirvi ma sono sopraffatto dall’emozione

18.52 Non potrete mai impedire a molti milioni di italiani di volermi leader del Popolo della Libertà

18.50 Ci siamo e ci saremo con la schiena dritta di chi non si fa intimidire

18.48 Lo Stato è autorizzato, se si sbaglia, a togliere la libertà. Non la dignità o peggio ancora la salute.

18.47 L’altra riforma necessaria riguarda la carcerazione preventiva

18.46 L’altro grave problema è il segreto istruttorio. Dovrebbe pagare il responsabile dell’ufficio

18.45 Non è un Paese civile quello in cui non si può telefonare senza la certezza di non essere ascoltato

18.44 I magistrati paghino specie quando viene provato il dolo o la colpa grave

18.40 I magistrati non pagano mai i loro errori. Chiediamo che i magistrati debbano rispondere dei loro errori.

18.38 Citazione dedicata ad Enzo Tortora “Io sono innocente. Spero dal profondo del cuore che lo siate anche voi”

18.35 Sono una persona leale (riferito al Governo Letta). Se stringo la mano è come se avessi firmato un contratto

18.33 Detassare del tutto le nuove assunzioni

18.31 Tagliare le unghie a quel mostro che si chiama Equitalia

18.29 Dobbiamo lavorare per raggiungere l’elezione diretta del Presidente della Repubblica

18.28 Anche in Italia il premier dovrebbe avere i poteri dei colleghi europei

18.27 Persi 550.000 posti di lavoro a causa dell’introduzione tassa sulla casa

18.25 Grazie al nostro impegno le famiglie non pagheranno l’IMU a Giugno

18.23 Resto l’unico ostacola che si frappone tra la sinistra ed il potere

18.21 Solo noi abbiamo le ricette giuste per uscire dalla crisi

18.16 Gli eventi gravi di questi giorni mi fanno resistere

 

Nella giornata di oggi a far aumentare il clima polemico tra le forze politiche è stata la scelta del vicepremier Angelino Alfano di partecipare alla manifestazione di Brescia. Non sarà l’unico ministro presente a Brescia. Con lui anche Maurizio Lupi.

Prima dell’inizio della manifestazione si è verificato qualche momento di tensione tra alcuni manifestanti e rappresentanti dei centri sociali di Brescia fuori dall’hotel Vittoria dove è atteso l’arrivo di Silvio Berlusconi. I rappresentanti dei centri sociali sono tenuti distanti dall’hotel da un cordone di forze di polizia. C’e’ stato qualche spintone, e scambio di insulti. I manifestanti hanno gridato “in galera, in galera”.

manifestante ferito brescia pdl centri sociali

Dopo le polemiche per la presenza di Alfano a Brescia alcuni esponenti del PDL hanno tirato in ballo l’intervento di Letta all’assemblea nazionale del PD tenutasi a Roma. A questi ha risposto Anna Finocchiaro “È insensato paragonare la manifestazione del Pdl alla Assemblea Pd. I Ministri del Pdl che oggi saranno a Brescia non aiutano il Governo”.

QUAGLIARIELLO E SANTANCHE’

Ha provato a stemperare il clima il ministro delle Riforme costituzionali ed esponente del Pdl Gaetano Quagliariello “Nei confronti del governo bisogna essere leali, ma non è un bene per nessuno che le differenze tra le due parti si annullino o si azzeri del tutto la partecipazione dei membri dell’esecutivo alle iniziative dei partiti ai quali appartengono. Abbiamo visto in passato – prosegue – ministri andare in piazza contro il proprio governo e questo non può più accadere. Evitiamo però l’eccesso opposto: cancellare le identità e le appartenenze sarebbe una perdita secca per tutti”.

Più accese, come è nel suo stile, le parole di Daniela Santanché: “Come sempre due pesi e due misure. Vergognoso l’attacco che Di Pietro rivolge al nostro segretario Angelino Alfano. Possibile che il segretario nazionale di un partito – se si tratta del Pdl e se di tratta di Alfano – debba abdicare al proprio ruolo politico, ai danni del proprio partito,mentre Enrico Letta può tranquillamente annunciare via agenzie che interverrà alle 16 alla assemblea del Pd appena terminato il dibattito? Siamo di fronte a un golpe doppio, o all’idiozia di chi continua a vedere il mondo in modo miope? All’intelligenza degli italiani l’ardua sentenza”.

GASPARRI A PROPOSITO DEGLI SCONTRI COI CENTRI SOCIALI

”Il fatto che una decina di persone di sinistra stiano qui ad urlare mentre la nostra gente non replica dimostra la differenza tra due popoli: il popolo del centrodestra positivo, pacifico e benpensante e una sinistra che urla e per questo perde le elezioni. La manifestazione era programmata da tempo. Voglio ringraziare i sostenitori del Pdl che assistono indifferenti alla sceneggiata di chi insulta Berlusconi e il Pdl. Però se i nostri sostenitori hanno il dovere di rimanere compassati, chi garantisce l’ordine pubblico dovrebbe allontanare queste persone che. Dico al Capo della polizia Marangoni – prosegue il vicepresidente del Senato – di intervenire per garantire l’ordine a Brescia. Tollerare 20 persone che insultano è un atteggiamento gravissimo. Date a queste persone un’altra piazza per fare la loro manifestazioni. La nostra non è una manifestazione contro qualcuno, l’uso politico della giustizia non bloccherà un percorso che anche gli italiani stanno premiando. Temiamo la gente come Ingroia che sta ancora con la toga sulle spalle. L’intolleranza della sinistra si sconfigge con la positività delle nostre posizioni e con l’amore per la nostra nazione”.

L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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