Psicostoriografia del “grillismo”
Lo scrittore-visionario Isaac Asimov nella sua saga più nota, “Il Ciclo della Fondazione”, ci aveva esposto una brillante idea, quella della Psicostoriografia. Hari Seldon, protagonista principale dei romanzi e professore di matematica, aveva pensato di utilizzare equazioni matematiche per predire il futuro.
[ad]Il concetto si basava su unapresunta ciclicità della storia, che poteva essere predetta, appunto, attraverso equazioni matematiche se applicate ad un numero abbastanza elevato di persone: «Le leggi della storia sono assolute come quelle della fisica, e se in essa le probabilità di errore sono maggiori, è solo perché la storia ha a che fare con gli esseri umani che sono assai meno numerosi degli atomi, ed è per questa ragione che le variazioni individuali hanno un maggior valore.» Le predizioni psicostoriografiche, sia pure a livello probabilistico, erano in grado di prevedere l’evoluzione futura di una determinata società, a condizione che:
1. essa comprendesse un numero particolarmente elevato di intelligenze umane;
2. almeno il 99% di questa collettività non fosse al corrente della psicostoria;
3. non esistessero all’interno di tale raggruppamento significative intelligenze non umane (non solo in senso quantitativo, ma anche qualitativo), come alieni, robot o individui mutanti.
4. non avvenga fra il momento in cui la previsione viene stipulata e il momento in cui dovrebbe avverarsi una sostanziale e imprevedibile modifica nella società umana (grandi progressi tecnologici non prevedibili o previsti, ma considerati poco probabili)
Non solo poteva prevedere il futuro, la Psicostoriografia poteva anche intervenire sugli eventi, pianificando delle mosse strategiche da effettuare in particolari momenti storici che avrebbero risolto, nel minor tempo e in maniera vantaggiosa, eventuali crisi o periodi bui.
Ultimamente mi trovo sempre più spesso a fantasticare su una possibile logica dietro le mosse di Grillo e Casaleggio. Andando a rileggere la storia del MoVimento 5 stelle e i post di Grillo sul suo blog si ha la netta sensazione, ve lo assicuro, che già dal 2008-2009 (forse anche da prima) Grillo e Casaleggio avessero già ben chiaro l’obiettivo e sapessero su cosa puntare, su cosa fare leva per raggiungerlo. Le loro azioni sembrano rispettare un filo logico, una maggior visione d’insieme e tutto questo assomiglia sempre di più ad una reazione a catena, ad un serie di tessere del domino disposte l’una dietro l’altra (come nella famosa scena di “V per Vendetta”), la cui prima “tessera” è caduta una sera del lontano 16 luglio 2005, quando Grillo decise di creare il primo gruppo Meetup, “tessera” che provocò la caduta delle successive creando una cascata di eventi inarrestabile che comprende i fatti odierni e che ancora ci trascinerà fino ad arrivare alla soluzione finale: il superamento della crisi.)
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