Pdl coeso: niente elezioni “almeno sino al 3 Dicembre”

Pubblicato il 8 Agosto 2013 alle 13:31 Autore: Redazione

Agosto caldo e giornate intense per la politica italiana tutta e per il Pdl in particolare.

La sentenza di condanna per Berlusconi confermata dalla Corte di Cassazione ha aperto una fase convulsa e sta creando apprensione anche nell’esecutivo guidato da Enrico Letta.

Continue schermaglie tra i due principali alleati di governo con Napolitano che dal Colle prova a tenere la situazione sotto controllo.

C’è chi in queste ore parla di fine della Seconda Repubblica. Evocando uno scenario simile al termine della Prima Repubblica. Richiamando la scomparsa delle formazioni politiche che hanno dominato la Prima Repubblica: Dc e Psi.

Sandro Bondi, in queste settimane prodigo di dichiarazioni, fuga ogni possibile dubbio  e parla di un Pdl molto coeso.

bondi pronto a dimettermi per berlusconi

Sandro Bondi, coordinatore Pdl

“In questi giorni il Pdl, inteso come gruppo dirigente, elettori e popolo di centrodestra, sta offrendo una straordinaria testimonianza di carattere morale e politica, una prova esemplare di unità e di compattezza attorno al proprio leader Silvio Berlusconi”.

Il coordinatore del Pdl aggiunge: “La sinistra non riesce a comprendere questa realtà politica e morale, che si non si arrende e anzi si rafforza in seguito ad ogni accanimento politico e giudiziario, perché crede che si possa ripetere il crollo di grandi partiti come la Dc e il Psi, distrutti non solo a causa delle indagini giudiziarie, ma soprattutto dalle divisioni interne che ne hanno minato la capacità di difesa politica e anche la forza di rivendicare la dignità  della propria storia”.

Mentre sempre dal Pdl c’è chi, come Fabrizio Cicchitto, volge lo sguardo verso la direzione del Pd prevista oggi pomeriggio.

pdl cicchitto

Agli alleati manda a dire: “Ci auguriamo che dalla riunione della direzione di oggi del Pd, venga un messaggio di responsabilità e di tenuta del governo, il che implica anche il rispetto per le altre forze politiche che fanno parte della maggioranza”.

Cicchitto spiega: “Registriamo in modo assai preoccupato il fatto che l’intervista di ieri di Epifani sta innescando una serie di azioni e reazioni che possono facilmente portare la situazione in un vicolo cieco”.

“A questo proposito ci torna alla memoria il vecchio detto secondo il quale non ha ordinato il medico ad Epifani di portare un attacco frontale a Berlusconi e, quindi, al Pdl che è anche l’altro partito che tiene in piedi il governo”.

QUAGLIARIELLO “NIENTE ELEZIONI ALMENO SINO AL 3 DICEMBRE”

pdl ministro gaetano quagliariello

Il Ministro Gaetano Quagliariello che nelle scorse ore ha denunciato a mezzo stampa l’esistenza di un piano per “far cadere il governo” smonta una delle tante ipotesi in circolazione: quella delle elezioni ravvicinate.

Nel corso della diretta di “Virus – il contagio delle idee” su Rai 2 Quagliariello ha assicurato che non ci potranno essere elezioni prima del 3 dicembre. Perché “non si possono scogliere le Camere prima che la Corte Costituzionale si sia pronunciata sulla legittimità della legge elettorale. Non si può andare alle elezioni prima che si sappia se l’attuale Parlamento possa essere dichiarato illegittimo, come è probabile che sia”.

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L'autore: Redazione

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