Cernobbio, i moniti di Saccomanni e Giovannini
Al coro di chi in questi giorni sta mettendo in guardia sugli effetti di una possibile crisi di Governo si aggiunge oggi la voce di Fabrizio Saccomanni: che in un’intervista a SkyTg24, rilasciata a margine del Forum Ambrosetti di Cernobbio, ha ribadito come la stabilità politica sia la condizione necessaria per la ripresa economica.
Infatti, se sul tema della decadenza da senatore di Silvio Berlusconi dovesse effettivamente consumarsi la frattura tra Pdl e Pd, il primo impatto sarebbe sui mercati finanziari.
“Temo un aumento dei tassi di interesse e un riacutizzarsi dello spread, che significa maggiori oneri per gli italiani” ha dichiarato il ministro dell’Economia.
“Le nuove tensioni sul mercato dei titoli di Stato aggraverebbero i problemi di gestione del disavanzo e del limite del 3%”. Il debito pubblico rimane infatti “il maggior freno” alla crescita, e un nuovo sforamento del disavanzo comporterebbe il rischio di una nuova procedura di infrazione da parte della Commissione Europea.
“Non possiamo permetterci di arrivare alla presidenza europea con una procedura di infrazione – ha proseguito l’ex direttore generale della Banca d’Italia _ almeno io non ho nessuna intenzione di consentirlo. Sarebbe una perdita di credibilità assolutamente imperdonabile”. In ogni caso, è lo stesso Saccomanni a dire che, secondo lui, “la probabilità che il governo cada sta diminuendo giorno dopo giorno“.
Sebbene l’Italia sia ancora molto lontana dalla ripresa, se intesa come “un ritorno ai livelli pre-crisi del 2007”, Saccomanni ha confermato la fondatezza del ottimismo generale dei mercati. “Dopo otto trimestri di crescita negativi, il quarto trimestre dovrebbe avere prospettive di crescita”.
Secondo il ministro (che ha anche offerto scherzosamente i suoi occhiali al deputato di Sc Alberto Bombassei per vedere gli effetti della ripresa) l’Italia “può uscire dalla recessione, ma i risultati possono essere cancellati se torna l’incertezza sul versante della politica interna e internazionale, un’eventualità vista con preoccupazione anche dai colleghi del G20”.
Al Forum Ambrosetti di Cernobbio ha parlato anche il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Enrico Giovannini, che ha annunciato provvedimenti per la riduzione del cuneo fiscale. “Stiamo facendo delle simulazioni e stiamo verificando le varie ipotesi. A metà ottobre faremo la nostra proposta”.
Giovannini ha precisato però che le misure per la riduzione delle tasse sul lavoro, già annunciate dal premier Enrico Letta a San Pietroburgo, avranno “un’ottica pluriennale, perché con le risorse a disposizione non possiamo fare tutto nel 2014”.