Schifani “Sul destino del governo sono pessimista”
“Sono pessimista sul destino del governo e mi auguro che ciò non avvenga perché mi interessa la stabilità del governo e del Paese”. A esprimere tutta la sua preoccupazione per le sorti dell’esecutivo guidato da Enrico Letta è il capogruppo Pdl al Senato Renato Schifani, ospite a In Mezz’ora. “Nei confronti di Silvio Berlusconi si sta consumando una serie di azioni finalizzate a metterci con le spalle a muro. Secondo me, il partito Democratico vuole andare a votare e vuole la crisi di governo”. A dimostrazione di ciò, l’ex presidente del Senato, porta il calendario stilato dalla Giunta per l’Immunità. “Un calendario che non segue le prassi per espellere Berlusconi, senza voler ascoltare le obiezioni fondate dei nostri rappresentanti, che chiedono si valuti in via di principio l’applicazione della legge Severino in via retroattiva. E’ evidente che si vuole arrivare ad una rottura”. Per Schifani il ritiro dei ministri Pdl “non è in agenda”, ma tutto cambierebbe qualora Berlusconi decadesse.
Sul destino del Cavaliere e su un’eventuale richiesta di grazia il capogruppo del Pdl al Senato non si esprime. “Sono fatti esclusivamente personali e non politici che attengono alla sfera personale del cittadino Silvio Berlusconi. Sta riflettendo giustamente nell’ambito della propria famiglia. E’ una faccenda troppo delicata perché noi dirigenti si possa fare una riflessione”. Sicuramente, Berlusconi, anche se decaduto, non rinuncerà a fare politica. “E’ chiaro che Silvio Berlusconi non potrà tornare in Parlamento ma questo non significa non possa continuare a far politica. Nessuno è preoccupato dell’agibilità politica di Berlusconi nè conoscendolo – chiosa Schifani – ci preoccupiamo di un passo indietro”.