Renzi pungola Letta “Il governo come una bici: sta in piedi se corre”
“L’interesse dell’Italia non sono le elezioni anticipate, l’interesse del Paese non è il governo delle larghe intese ma delle larghe vedute non dei piccoli interessi. Io non sono qui a preoccuparmi di me stesso, mi chiamo fuori dalla polemica sul Pd, ma sto insultando Letta se gli dico cosa serve? Il governo Letta-Alfano è come una bici: sta in piedi se corre. Torna a pungolare Enrico Letta, Matteo Renzi ospite a Omnibus su La 7. Il sindaco di Firenze già durante l’assemblea del Pd tenutasi sabato aveva bacchettato il premier ricordandogli che la crisi non era dovuta all’instabilità politica. Renzi invita anche il suo partito ad uscire allo scoperto e proporre riforme, “non è possibile che l’agenda la detti solo Berlusconi”.
Fioroni “Serve terzo candidato” – Intanto nel Pd c’è chi come Beppe Fioroni sta pensando di candidare una terza persona alla segreteria dei democrats “perché – spiega l’esponente Pd in un’intervista al Corriere– le offerte politiche in campo non bastano a scaldare i cuori”. A lui risponde con una battuta lo stesso Renzi: “Almeno Fioroni non sta come me. Sono contento, la giornata comincia perfettamente. Un grande abbraccio a Beppe Fioroni che toglie di mezzo un altro candidato, in alternativa a Gianni Cuperlo che era disposto a caricarselo”. Chi invece sta con il sindaco di Firenze è l’ex ministro Paolo Gentiloni che, in un’intervista a Repubblica, rivela come all’interno del partito ci sia qualcuno che lavora per “ritardare e complicare la corsa di Renzi”. “C’è una parte del gruppo dirigente che ha guidato il Pd in questi quattro anni che, da settimane, è come ossessionato dall’obiettivo di ritardare e complicare quella che pensano sia la prossima vittoria di Matteo Renzi. Alla fine – chiosa Gentiloni – si fa pagare al Pd un prezzo altissimo, come la terribile figuraccia nell’Assemblea del partito”.