Il Milan torna alla vittoria grazie a Birsa

Pubblicato il 20 Ottobre 2013 alle 15:56 Autore: Stefano Merlino

Il Milan non doveva perdere. Nella serata della “riapertura” della Curva Sud, i rossoneri si impongono per 1 a 0 contro l’Udinese, in una partita dalle poche emozioni. Decide una prodezza di Valter Birsa, sorpresa di questo inizio di stagione milanista, caratterizzato dai risultati deludenti, dal brutto gioco e dalle infinite polemiche.

Finalmente il calcio. Non può esistere lo sport più amato dagli italiani senza i tifosi, componente fondamentale. Negli ultimi anni, purtroppo, si è spesso assistito a vergognosi spettacolini inscenati da delinquenti della domenica, che hanno portato la Giustizia sportiva ad intervenire, forse talvolta anche troppo duramente. E’ il caso della Curva Sud, vittima di una decina di scalmanati che invece di incitare i propri giocatori, si sono lasciati andare a cori piuttosto pesanti contro i tifosi napoletani. Sembrava fosse tutto finito dopo la nuova norma che introduce il “cartellino giallo” per questi episodi di razzismo territoriale, invece questi cori si sono sentiti anche nel match contro l’Udinese: il Milan ora rischia grosso.

Allegri sa che questi 90’ potrebbero essere fondamentali per la sua avventura in rossonero. E’ una squadra che deve riprendersi dalla batosta contro il Caen,falcidiata dai tanti acciaccati e senza Abbiati e Balotelli: davanti si affida a Matri, finora anonimo, e a Robinho. Guidolin, invece, consegna le chiavi dell’attacco a Di Natale, giocatore simbolo dei friulani, e lascia inspiegabilmente Muriel in panchina.

L'oggetto misterioso, Matri

L’oggetto misterioso, Matri

La partita. Sembra passata un’eternità da quel Milan-Udinese di due anni fa, un festival del goal terminato 4 a 4. Poche occasioni create da ambo le parti, con un Milan che chiude molto bene gli spazi, nonostante, durante la lettura delle formazioni più di un tifoso abbia temuto il peggio: si sa, il Milan degli ultimi anni soffre e non poco la crisi economica.

Al 21’ il pubblico di San Siro, addormentato dal pochissimo gioco espresso dalle due squadre, viene svegliato di soprassalto dal frastuono del missile lanciato da Valter Birsa. Un potente sinistro che si lascia rivedere più volte al replay, per ammirarlo in tutta la sua bellezza. Incolpevole il portiere dei friulani Kelava, che nulla può fare per impedire che il pallone finisca all’angolino. E’ vantaggio, quasi inaspettato.

Di Natale è isolato e non riesce ad impensierire la difesa rossonera, in serata dopo le recenti figuracce. Si va al riposo con il Milan avanti, e con Allegri che può tirare un sospiro di sollievo: la parte sinistra della classifica è ad un passo.

Il the caldo e l’ingresso in campo di Muriel, non sembrano aver scosso gli animi dei giocatori dell’Udinese, assenti pure nel secondo tempo. Ci pensa Di Natale con i suoi piedi fatati a riscaldare i guantoni di Gabriel, attorno al 20’, con una punizione che colpisce la traversa. Il Milan va addirittura vicino al raddoppio con Poli, ma è davvero poca cosa.

Kakà finalmente in campo. Tornerà quello di un tempo?

Kakà finalmente in campo. Tornerà quello di un tempo?

Emozione per il ritorno alla Scala del calcio di Kakà, nello stadio che l’ha sempre amato e che da lui si aspetta tanto. Minutaggio necessario quello voluto da Allegri per il brasiliano, apparso ancora un po’ disorientato ma guarito dai suoi guai muscolari.

Il Milan torna quindi alla vittoria, nonostante una prestazione nemmeno troppo esaltante. L’Udinese ha pagato a caro prezzo la pausa per le Nazionali, con i suoi giocatori costretti ad interminabili viaggi transoceanici pur di presentarsi in tempo per la partita di campionato.

L'autore: Stefano Merlino

Sono nato nel 1987 e da sempre mi piace scrivere. stefano.merlino@termometropolitico.it (Twitter: @stefano_mago)
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