Di nuovo Calciopoli. Arriveranno le condanne?
E’ stato il punto più basso del calcio italiano,secondo alcuni la morte dello sport più amato nel nostro Paese. Calciopoli si arricchisce di un nuovo capitolo, destinato a far riaccendere i riflettori su nomi e facce che l’Italia intera vuole dimenticare il più in fretta possibile. Tra i tifosi, tra chi ama il calcio, il ricordo di quei drammatici giorni di maggio del 2006 è ancora vivo, così come la rabbia e la vergogna provata. Chissà se basterà una condanna a spazzare via tutto.
Anni tristi. Durante le indagini si è sentito di tutto. Chi era a capo di questa equipe di abili criminali era talmente potente che manovrava addirittura le designazioni arbitrali della domenica. Ma non solo.
Intanto a Napoli. Il sostituto procuratore della Corte d’Appello del capoluogo campano Antonio Ricci ha chiesto, per quelle diaboliche menti capaci di governare il pallone, condanne esemplari. Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus, gli ex designatori arbitrali Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto e l’allora vicepresidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Innocenzo Mazzini sono stati ritenuti da Ricci, “promotori di un’associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva”.
Le condanne. Ricci ha chiesto per Moggi 3 anni ed un mese di reclusione, mentre 3 anni. per gli altri tre. Uno sconto di pena per l’ex dirigente bianconero, visto che in primo grado era stato condannato a 5 anni e 4 mesi, ma alcuni reati, infatti, si sono prescritti.
Le richieste del sostituto procuratore si sono estese anche a quegli ex fischietti complici del progetto criminale attuato a partire dal 2004 che ha compromesso la regolarità dei campionati. Per Massimo De Santis e Paolo Bertini sono stati chiesti 2 anni e 5 mesi di reclusione, mentre per Antonio Dattilo 1 anno e 3 mesi. Tutti e tre sono stati accusati di frode sportiva.