Non basta Kakà al Milan. Allegri rimandato a domenica
Un pareggio che fa più male al Milan. A San Siro finisce in parità il confronto tra Milan e Lazio, due squadre che in questo inizio di stagione hanno assai deluso per i risultati ben al di sotto delle aspettative. I biancocelesti di Vladimir Petkovic possono gioire per questo punto meritatamente conquistato e, dopo la rinascita di domenica contro il Cagliari, possono guardare al futuro con più tranquillità. In casa Milan, invece, la crisi continua e si guarda con grande preoccupazione alla sfida di sabato sera contro la Fiorentina, arrabbiatissima dopo quanto successo al Franchi. La bella prova di Kakà accende le speranze dei tifosi e di Massimiliano Allegri, a rischio esonero.
Il tecnico livornese, per tentare di risalire in classifica, si affida al tridente composto da Kakà, Balotelli e Birsa, il passato e il presente del Milan. Petkovic, mai messo in discussione da Lotito, punta tutto sui goal di un bomber di cui la Lazio non può fare a meno, Miroslav Klose. Dirige la gara il signor Damato della sezione di Barletta.
Il primo tempo vede un Milan che vuole spazzare via ogni cattivo pensiero. Passa poco più di 1’ e Balotelli, col nuovo look da bravo ragazzo, si affaccia alla porta di Marchetti, ma il portiere laziale respinge senza troppi problemi. Rossoneri più pimpanti di una Lazio spenta, che subisce il gioco degli uomini di Allegri trascinati da un Kakà in serata, vicino al goal al 17’ con una conclusione che sfiora il palo. Ci proverà qualche minuto più tardi anche Montolivo a sbloccare il risultato, ma è impreciso. Buon Milan.
Dopo il meritato the caldo, rigenerante per i ventidue in campo vista la piovosa serata milanese, Petkovic rivoluziona un po’ la squadra, togliendo un anonimo Hernanes per Onazi, mentre Allegri non opera sostituzioni. Ma ecco che improvvisamente arriva l’emozione più bella della serata. E la regala uno degli idoli della tifoseria, tornato in rossonero dopo gli infelici anni passati nello sfrenato lusso che solo l’ambiente madridista può dare.
Kakà, scegliendo Milano, è tornato a giocare a calcio, nell’anno più importante della sua carriera, quello che porta ai Mondiali in casa sua, in Brasile. Al 9’ della ripresa tutto il popolo milanista festeggia il suo campione: su suggerimento di Balotelli, il numero 22 fa partire dal limite dell’area un destro che va sull’angolino e che spiazza Marchetti. Bentornato Ricardo.
Il Milan di quest’anno non è quello di un po’ di stagioni fa, soprattutto dietro, dove accade davvero di tutto. Candreva è libero di scorazzare sulla fascia, mette in mezzo, intervento a vuoto di De Jong ma c’è Ciani che di testa insacca. Il pareggio della Lazio arriva al 27’, grazie ad una serie di amnesie difensive, una costante. Non bastano gli ingressi di Matri, Poli e Robinho per cercare di conquistare i tre punti, e quando Damato decreta la fine delle avversità, i fischi di San Siro sono inevitabili: i tifosi del Diavolo sono davvero stanchi.