Legge di Stabilità, accordo Pd-Pdl: “Niente tasse sotto 12mila euro”
Ecco il risultato di ore di trattative, ecco la quadra: niente tasse sotto i 12mila euro. La maggioranza sembra aver finalmente trovato l’accordo sul cuneo fiscale: due emendamenti Pdl (uno della senatrice Bonfrisco, l’altro del senatore Ceroni) e uno Pd (primo firmatario Sangalli) propongono di delegare il governo a istituire dal 1 gennaio 2014 una soglia di esenzione dall’Irpef per tutti i soggetti che denunciano un reddito complessivo inferiore a 12mila euro così da “esentare 16 milioni di italiani dall’obbligo di dichiarazione dei redditi”. Le tre proposte ‘gemelle’ andranno a modificare il comma 1 dell’articolo 6 della Legge di Stabilità.
L’estensione della no tax area – attualmente la soglia è fissata a 8000 euro, 7500 per i pensionati – vale circa 1,8 miliardi di euro, non pochissimo. La copertura economica sarebbe garantita da tagli di spesa delle amministrazioni pubbliche, quelle inserite nel conto economico consolidato delle PA: esse unite alle società controllate dalle stesse amministrazioni “non possono effettuare spese per consumi intermedi di ammontare superiore al 70% della spesa sostenuta nel 2012”. La copertura della misura proposta sarebbe cosí resa possibile dall’applicazione dei criteri di “efficientamento” della spesa di consumi intermedi secondo le indicazioni della Consip (Concessionaria Servizi Informativi Pubblici, ossia la centrale acquisti per la PA).
Secondo la relazione tecnica allegata ad uno degli emendamenti peró, la copertura di circa 1,8 miliardi non considera “la perdita di gettito dei comuni e delle regioni per effetto della riduzione delle entrate relative alle addizionali comunali e regionali all’Irpef”.
In un altro emendamento Maurizio Sacconi ex Ministro del Lavoro ed attuale presidente della Commissione Lavoro al Senato ha proposto invece di tassare tutto il salario di produttività al 10% sostituendo così il taglio del cuneo fiscale. L’imposta al 10% si applicherebbe solo ai redditi inferiori ai 40.000 euro annui su una retribuzione lorda non superiore ai 6.000 euro.
Giordano Giusti