Scelta civica volta pagina. Monti: “E’ più vicina a me”
Scelta civica volta pagina. Monti: “E’ più vicina a me”
Scelta civica volta pagina sul serio. Mentre si aspetta di capire se l’abbandono da parte dei “popolari” di Mauro e Olivero, avvenuto ieri, sarà definitivo, il progetto politico inaugurato da Mario Monti si riorganizza a tutti gli effetti in forma di partito e nomina all’unanimità Alberto Bombassei alla presidenza e Stefania Giannini alla segreteria, come coordinatrice.
Sempre l’assemblea ha indicato il costituzionalista ed ex ministro Renato Balduzzi come vicepresidente vicario e Ilaria Borletti Buitoni come altra vicepresidente. Bombassei è soddisfatto dell’esito della riunione, ma non ha nascosto che “questo incarico sarà pesante. Venire dopo Monti è sempre una cosa difficile ma sono sicuro che il partito potrà riprendersi in maniera dinamica e rilanciare la propria idea originaria. Sono molto ottimista“.
Anche più soddisfatto sembra Mario Monti: “Ho lasciato la presidenza di Scelta civica ma oggi la sento più vicina a me di quando ero presidente. Sono contento di aver provocato questo chiarimento e sono convinto che l’azione riformatrice di cui sarà capace Scelta civica, d’ora in avanti, sarà più forte. Scelta civica sarà in grado di svolgere un’azione meno distratta, meno disturbata e più concentrata. Per cui, credo, di ancora maggiore successo”.
Resta l’amarezza per “l’Aventino” dei “popolari”, che non ha certamente convinto il senatore a vita: “A parte il modo un po’ disordinato con cui alcuni colleghi hanno dato luogo alla loro ritirata credo che si sia determinata una selezione” che porterà Scelta civica a “recuperare pienezza di marcia sul nostro progetto”. E’ dispiaciuto Monti dell’addio e soprattutto del modo in cui si è concretizzato, ma allo stesso tempo c’è una certezza: quell’addio “ha tolto il freno a mano”.
Una delle prime “grane” che deve affrontare la nuova segretaria di Scelta civica è la rappresentanza del partito all’interno del governo: l’unico ministro è Mario Mauro che però è il capofila dei “popolari” che hanno abbandonato l’assemblea. A chi le chiede se Sc ne chiederà la sostituzione, la Giannini risponde: “Se quello che è successo ieri in assemblea da questione formale diventerà una questione politica è evidente che dovrà essere rivista anche la questione della nostra rappresentanza del Governo. Se c’è un ministro che rappresenta un’altra forza politica dovremo occuparcene“, così come saranno possibili bilanciamenti nei gruppi.
La Giannini interviene anche sul caso del ministro Annamaria Cancellieri, dopo le nuove polemiche degli ultimi giorni: “Finché non ci saranno elementi certi che ci indurranno a cambiare opinione – ha spiegato Giannini – il nostro sostegno rimane. Con tutto il rispetto per la cronaca giornalistica, ci sono notizie che vanno verificate, altrimenti noi restiamo alla relazione fatta dal ministro in Parlamento“.
Gabriele Maestri