I numeri dei congressi Pd: vince Renzi col 46,7%, Cuperlo al 38,4%
Congressi Pd: vince Renzi – È stata una giornata convulsa, preceduta da una settimana in cui i candidati alla segreteria del Pd si sono scontrati su ogni terreno, da quello politico – il destino delle larghe intese – a quello prettamente parlamentare – come il caso Cancellieri –. Un primo assaggio delle primarie democratiche dell’8 dicembre, di cui oggi conosciamo i nomi dei tre competitori ufficiali. Sono arrivati alle 17, infatti, i dati definitivi dei congressi Pd di tutta Italia e non mancano le sorprese. Come da pronostico, Gianni Pittella è stato escluso dal grande evento democratico, mentre Giuseppe Civati sarà il “terzo incomodo” che cercherà di rovinare la festa al favorito della competizione, il sindaco di Firenze, dato per vincente da molti sondaggi. Matteo Renzi precede a sorpresa Gianni Cuperlo, sostenuto maggiormente dall’attuale dirigenza Pd e dall’ala sinistra del partito. Ma proviamo a raccontare cos’è successo alla vigilia della pubblicazione dei dati, numeri che già fanno discutere prima ancora della loro conferma ufficiale.
LE PRIME AVVISAGLIE – Scontro sui numeri, accuse che rimbalzano da uno staff all’altro dei vari candidati, denunce di irregolarità: il Partito Democratico è ancora protagonista di una disputa accesa. Il 16 novembre, sulla pagina Facebook del comitato renziano Adesso partecipo vengono pubblicati questi risultati: “Renzi 45.3%; Cuperlo 38,3%; Civati 13,4%; Pittella 3,1%”. La smentita dei cuperliani non si è fatta attendere: “Dai dati in nostro possesso ci risulta che in 1689 congressi di circolo svolti finora, su 55.321 voti espressi Gianni Cuperlo è in testa con il 42,4%, davanti a Matteo Renzi con il 41,9%, a Civati con il 12,1% e a Pittella con il 3,6%”, ha rettifica Patrizio Mecacci – direttore della campagna dell’ex segretario dei giovani comunisti italiani – ma ha confermato che il sorpasso del rottamatore – fino a qualche mese fa impensabile – non è impossibile. E ieri il sindaco di Firenze ha annunciato a Che tempo che fa il suo trionfo personale, confermando i primi dati pubblicati dal suo staff (lo spoglio in diretta sul sito www.matteorenzi.it): “Su 181mila voti ho avuto il 46,1% dei voti degli iscritti. Secondo questi dati Cuperlo ha il 38,3%”, con buona pace di Massimo D’Alema, amico-nemico del primo cittadino gigliato. Renzi prevarrebbe – soltanto di qualche unità – anche nei congressi dei circoli sparsi in tutta Europa con il 32,59% contro il 32,25% Cuperlo. Quest’ultimo sembra si sia rassegnato al nuovo vento renziano: “È stato un momento importante di democrazia – ha detto Cuperlo, quasi congedandosi –. Continuiamo tutti a lavorare con rigore e rispetto reciproco per far sì che da questo percorso, che ci porterà alle primarie, esca un Pd più forte”.
“LA PARTITA E’ ANCORA APERTA” – A scrutinio ancora in corso, sul sito di Gianni Cuperlo sono arrivati i primi commenti sui risultati dei vari circoli. Alfredo D’Attore – responsabile del Pd Calabria – ha dichiarato: “ll dato politico centrale è che il superfavorito Renzi non ottiene il consenso della maggioranza assoluta degli iscritti ed è nettamente sotto il 50% dei voti. La differenza tra Renzi e Cuperlo è di poche migliaia di voti”. Gli fa da sponda Matteo Orfini: “Il risultato che emerge dal voto dei circoli per Gianni Cuperlo è straordinario e la partita è aperta. Cuperlo vince in quasi tutte le principali città (Milano, Genova, Bologna, Roma, Napoli, Bari) e il risultato delle primarie dell’8 dicembre non è affatto scontato come dimostrano i dati”. Pippo Civati invece ha denunciato delle irregolarità: “Stiamo raccogliendo numerose segnalazioni di incredibili irregolarità. Il Pd rischia di uscirne completamente screditato, intervenga la commissione e sanzioni i disonesti”, come a Isernia – 200 iscritti in più, a tesseramento concluso, nel giro di pochi giorni – e a Salerno – “brogli avvenuti”, secondo i cuperliani.
I RISULTATI – Con quasi mezz’ora di ritardo, Davide Zoggia si è presentato in sala stampa con i primi risultati dei congressi tenutisi in tutte le regioni italiane (eccetto che nelle province di Asti e Rovigo, per “problemi di organizzazione”). Si parla di risultati parziali, destinati però a stabilizzarsi nelle prossime ore: Matteo Renzi ottiene il 46,7%, segue Cuperlo al 38,4%, terzo Civati sotto quota 10% (9,19%), ultimo Pittella intorno al 6,0% (in attesa del completamento dello spoglio a Catanzaro e Cosenza). Zoggia ha anche parlato di 2/3 ricorsi che potrebbero mettere in discussione il risultato, come nel caso di Salerno: “I risultati potrebbero essere impugnati dai candidati, rimaniamo in attesa”, ha detto il parlamentare veneziano. All’estero Cuperlo è avanti (47.5%) sul rottamatore (32,5%), meglio Civati rispetto al dato nazionale (11,11%). In serata i risultati definitivi sul sito del Pd. Intanto domenica prossima i delegati democratici si troveranno a Roma per lanciare ufficialmente le primarie.