Berlusconi e le carte dall’America: “Abbiamo 7 nuove testimonianze”
Berlusconi e le carte dall’America: “Abbiamo 7 nuove testimonianze”
È un Silvio Berlusconi sempre più battagliero quello che si prepara ad affrontare la due giorni di fuoco che si concluderà il 27 novembre col voto sulla decadenza da senatore. Il Cavaliere, infatti, continua a professarsi innocente e a rigettare la condanna definitiva della Cassazione nel processo Mediaset.
Ed ecco che allora Berlusconi ha fissato nel pomeriggio di oggi una conferenza stampa nella sede di Forza Italia, adducendo nuovi e importanti documenti ricevuti dagli Stati Uniti che potrebbero ribaltare la condanna definitiva per frode fiscale.
Nel corso della conferenza stampa l’ex premier annuncia di “avere 12 testimonianze di cui più della metà, credo 7, completamente nuove” per avanzare la richiesta di revisione del processo. Revisione che dovrebbe svolgersi a Brescia. Berlusconi aggiunge poi che dalle carte risulta esattamente il contrario di quello accertato dai tre gradi di giustizia, vale a dire che non ci fu mai alcun rapporto tra lui e Frank Agrama, il produttore cinematografico egiziano, anch’egli condannato dalla Cassazione.
Berlusconi sostiene che “queste testimonianze smentiscono le basi della condanna” e cita la testimonianza dell’ex amministratore delegato del gruppo Agrama che si sarebbe detta “scioccata” per la sua condanna. Il Cavaliere ha letto un “affidavit” della manager: “Sivio Berlusconi non ha mai ricevuto nessun pagamento da Agrama, Gordon oLorenzano né da qualsiasi altra persona loro connessa. Berlusconi non ha mai partecipato allo schema da loro ideato per spartirsi i profitti”.
Berlusconi poi, a sorpresa, legge in diretta un appello rivolto ai senatori del Partito democratico e del Movimento 5 Stelle, invitandoli a riflettere sul voto di dopodomani. “Vi chiedo di valutare attentamente le nuove prove e testimonianze emerse dopo la sentenza della Cassazione. Questi documenti ribaltano completamente l’accusa. Dal punto di vista giudiziario queste prove condurranno alla revisione del processo. Dal punto di vista politico, invece, il voto sulla mia decadenza va rimandato”.
“Se così non fosse, conclude Berlusconi, “questo Parlamento andrebbe incontro ad una macchia incancellabile”. “Non assumetevi una responsabilità di cui, in futuro, dovreste vergognarvi di fronte ai vostri figli, ai vostri elettori e a tutti gli italiani”.
In merito alla clamorosa indiscrezione secondo cui il Presidente russo Putin (da oggi in visita in Italia) potrebbe nominare Berlusconi ambasciatore della Russia nella santa Sede, l’ex premier nicchia: “Non voglio scappare, voglio dimostrare la mia innocenza”.