In arrivo l’aumento della Tasi
Diritti civili e politica fiscale: questi sono i temi protagonisti della scena politica italiana in questo inizio anno 2014. Proprio oggi è il day after delle polemiche sul ministro dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, il quale aveva promesso la riduzione dei tributi per l’anno appena cominciato.
“Viene da Marte? Non si rende conto delle condizioni del paese?”, tuona Brunetta, capogruppo Forza Italia alla Camera dei Deputati. Positiva invece l’osservazione del Pd, affidata a Matteo Colaninno: “Bene Saccomanni, continuiamo a lavorare con Letta”. Tiepida la Confindustria che, attraverso le parole del Presidente Giorgio Squinzi, incrocia le dita: “Speriamo che sia vero”.
Oggi intanto il sottosegretario presso viale XX settembre, Pier Paolo Baretta, ha fatto sapere che verrà presentato un aumento delle aliquote della Tasi sulla prima casa e della Imu-Tasi sulla seconda: l’obiettivo è ottenere 1.400.000 euro per i Comuni. Solo così sarà possibile introdurre “prioritariamente” detrazioni fino a 150 euro per casa, specialmente “per e fasce più deboli”. Insorge la Uil, a tutela del consumatore: il servizio politiche territoriali del sindacato, infatti, denuncia che il rincaro costerà 40 euro a contribuente, mentre i tagli saranno esclusivamente volontari ed inferiori all’Imu del 2012, che equivaleva a 200 euro di base e 50 euro per ogni figlio a carico.
Cosa cambia, quindi? Anzitutto i Comuni avranno la possibilità di elevare le aliquote della Tasi sulla prima casa dal 2,5 per mille al 3 per mille. La Legge di Stabilità prevedeva il 2,5, mentre l’Anci aveva chiesto il 3,5: si è arrivati ad un compromesso, ad una media. Per la seconda casa, invece, si passa dal 10,6 x mille al 11 x mille.
Le detrazioni, come già detto, potranno essere di 150 euro a famiglia, una cifra inferiore rispetto quella del 2012 (c’era l’Imu al tempo). I Comuni avranno a disposizione un pacchetto di 1,9 miliardi derivanti dalla somma dei 1,4 miliardi di cui si è già discorso e di 500 milioni per le detrazioni decise attraverso la Legge di Stabilità, le quali – da sole quest’ultime – avrebbero portato ad una deduzione di soli 25 euro.