Rifiuti Roma, arrestato Manlio Cerroni proprietario area Malagrotta
Roma, arrestato Manlio Cerroni proprietario area Malagrotta
I carabinieri del Noe di Roma hanno arrestato sette persone nell’ambito di un’inchiesta sulla gestione dei rifiuti nel Lazio. Tra gli arrestati ci sono anche l’avvocato Manlio Cerroni, il proprietario dell’area della discarica di Malagrotta, e Bruno Landi, ex presidente della Regione Lazio negli anni Ottanta e dirigente di Federlazio. L’accusa è di associazione a delinquere finalizzata al traffico di rifiuti. Gli ordini di custodia cautelare sono stati firmati dalla procura di Roma.
Manlio Cerroni si trova ora agli arresti domiciliari. Le altre persone sottoposte a misura cautelare sono l’imprenditore Piero Giovi, il manager Francesco Rando, Raniero De Filippis, Pino Sicignano e Luca Fegatelli che fino al 2010 è stato a capo della Direzione regionale Energia.
Cerroni è il proprietario del consorzio Co.la.ri, il Consorzio Laziale Rifiuti, azienda che gestisce lo smaltimento dei rifiuti nella regione. Suo il terreno dove sorge la discarica di Malagrotta, che per trent’anni ha raccolto i rifiuti di Roma, Ciampino, Fiumicino e della Città del Vaticano diventando la discarica più grande d’Europa. Il sito è stato chiuso il 30 settembre del 2013.
Conosciuto nell’ambiente romano come il “re della mondezza” o più semplicemente “l’avvocato”, Cerroni ha attraversato decenni di vita politica romana gestendo lo smaltimento dei rifiuti. Nato a Pisoniano, ha 87 anni ma l’energia non gli manca. Oltre a Malagrotta ha discariche ai quattro angoli del mondo: nord Italia, Norvegia, Brasile, Australia.
Le indagini che hanno portato all’arresto di Cerroni, Landi e degli altri cinque sono state condotte dai militari del Nucleo Operativo Ecologico. A coordinarli il capitano Pietro Rajola Pescarini. I carabinieri sono stati diretti dal colonnello Sergio De Caprio, conosciuto con il soprannome di ‘Ultimo’, l’uomo che nel 1993 ha catturato Totò Riina.
Tra i primi commenti, quelli del Movimento 5 Stelle. Davide Barillari, capogruppo pentastellato in Regione Lazio, scrive su Facebook: “Avevamo avvertito Zingaretti: le nostre interrogazioni urgenti su Cerroni, su De Filippis e su Fegatelli erano state completamente ignorate e ad oggi sono ancora in attesa di risposta dopo molte settimane. Ecco le conseguenze, tutti arrestati”.
“Noi intanto festeggiamo e andremo avanti a trovare altre responsabilità per il degrado morale, politico ed economico della nostra regione” prosegue Barillari, “tanti altri faranno compagnia prossimamente a quelli arrestati oggi. Noi non ci fermiamo!!!”.