Legge elettorale, Renzi “non è pensabile che per lo 0,5% salti l’accordo”

Pubblicato il 27 Gennaio 2014 alle 13:52 Autore: Redazione
Legge elettorale, Renzi

Legge elettorale, Renzi: “Se si affossa stop alla legislatura”

Il sindaco di Firenze e segretario del Pd, a margine di un’iniziativa nella sua città, ha commentato l’iter della riforma elettorale. Per Renzi “se si affossa la legge elettorale è difficile pensare a uno spazio di speranza per questa legislatura. Ma io sono ottimista – aggiungendo – A chi vuol mettere i bastoni fra le ruote noi diciamo: ‘Andiamo avanti’.

Renzi “Accordo complicato ma possibile” –  Con la riforma elettorale – ha detto Renzi – «si rafforza il rapporto tra cittadino ed eletti». E a proposito degli emendamenti sottolinea: «È ovvio che ci saranno emendamenti, ce ne saranno tantissimi. Vediamo su quali ci sarà il consenso di tutti. Il compito del Pd è cercare di prendere il buono dal contributo di ciascuna forza politica e poi trovare un accordo che è complicato ma possibile. Il testo base è già stato approvato e le modifiche spero siano il più condivise possibile: non è pensabile che per lo 0,5% salta l’accordo“.

 

renzi legge elettorale

Emendamenti a legge elettorale – Circa trenta gli emendamenti alla legge elettorale presentati dal Pd. Secondo quanto riferisce il capogruppo in commissione Affari costituzionali, Emanuele Fiano, il termine per la presentazione degli emendamenti è scaduto alle 13. Le richieste di modifica avanzate dal Pd sono “30-35. Un solo emendamento è unitario, cumulativo di tutto il Pd, ovvero quello sulla delega al governo per la composizione dei collegi. Gli altri non sono di area, ma trasversali, misti”.

Forza Italia – I berlusconiani, però, tornano a blindare l’accordo Berlusconi-Renzi sulla legge elettorale. In una riunione in tarda mattinata, infatti, il partito del Cavaliere ribadisce la «linea di fermezza»: sì a lievi modifiche ma l’impianto dell’Italicum non si tocca. Per gli azzurri, quindi, resta il no secco all’introduzione delle preferenze, ma paletti vengono posti anche sulla soglia di sbarramento del 5% per i partiti all’interno della coalizione. Altro paletto – sul quale peraltro si è registrata una piccola apertura degli azzurri – è sulla procedura per il «restyling» dei collegi: Forza Italia vorrebbe mantenere l’attuale previsione, ovvero che il compito di disegnare i nuovi collegi spetti al Parlamento (mentre dal Pd si chiede che venga data una delega al governo).

Lega Nord – Anche la Lega ha presentato un emendamento alla Legge elettorale con cui chiede «che venga stralciata l’intera parte relativa al Senato». Lo dichiara il vicepresidente dei deputati della Lega Nord, Matteo Bragantini. «Dal momento che Matteo Renzi si è impegnato a inserire l’abolizione del Senato nel processo delle riforme, riteniamo inutile perdere tempo a lavorare su una legge elettorale per un ramo del Parlamento che non esisterà più – spiega il deputato del Carroccio – Non vorremmo che il segretario del Pd dicesse una cosa davanti alle telecamere e ne facesse fare un’altra nelle segrete stanze dai suoi parlamentari».

Letta fiducioso su riuscita riforma elettorale – Nel pomeriggio anche il premier Enrico Letta commenta le parole del segretario Pd Matteo Renzi. “Sono fiducioso del fatto che l’iniziativa che i partiti principali hanno deciso di assumere, in particolare il mio partito, per una nuova legge elettorale possa arrivare a risultato positivo che rafforza il governo”. “Conto – aggiunge al termine del vertice Italia-Spagna – che queste due scelte che sostengo, la nuova legge elettorale e la fine del bicameralismo perfetto, rendano l’Italia più forte” in Europa.

 

 

L'autore: Redazione

Redazione del Termometro Politico. Questo profilo contiene articoli "corali", scritti dalla nostra redazione, oppure prodotti da giornalisti ed esperti ospiti sulle pagine del Termometro.
Tutti gli articoli di Redazione →