Sondaggio Ipsos per Ballarò: Centrodestra con Udc supera il 37%
Sondaggio Ipsos per Ballarò: Centrodestra con UDC supera il 37%
Nel sondaggio presentato questa sera da Nando Pagnoncelli a Ballarò, Ipsos rileva un vantaggio del Centrodestra che accogliendo nuovamente i voti dell’Udc di Casini, ritornato nel Centrodestra con l’avvicinarsi di una nuova legge elettorale che bloccherebbe i piccoli partiti, riesce a superare la soglia del 37% imposta dall’Italicum per ottenere il premio di maggioranza e a superare il Centrosinistra di un punto e mezzo.
Le due coalizioni quindi si trovano rispettivamente al 37,8% ed al 36.3%, quote molto vicine che potrebbero chiaramente cambiare in maniera sostanziale durante la campagna elettorale che precederà le reali elezioni. Il Movimento 5 Stelle invece ottiene il 21% dei voti, con un leggero incremento rispetto alla scorsa settimana.
In generale, le intenzioni di voto ai partiti non cambiano significativamente rispetto all’ultima rilevazione Ipsos, con il PD in testa alla classifica al 33,3%, Forza Italia al 23,4% e, come abbiamo visto, il M5S al 21%. Segue il Nuovo Centrodestra al 5,8%, quarto e ultimo partito che entrerebbe in Parlamento con i suoi rappresentanti se l’Italicum dovesse diventare ufficialmente legge, mentre Lega Nord ottiene il 3,3%, Sel e Udc il 2,6% (con Sel in aumento e Udc in calo), Fratelli d’Italia il 2,4%, Scelta Civica il 2,1% e Rifondazione Comunista l’1,1%, mentre gli altri partiti minori otterrebbero il 2,4% dei voti. Tutto i partiti con meno del 4,5% di consenso contribuirebbero comunque al risultato della coalizione di cui fanno parte, ma non otterrebbero seggi nel Parlamento che risulterebbe dalle votazioni degli Italiani, anche se sono molte le poltrone e le posizioni che potrebbero essere “promesse” ai piccoli partiti in maniera meno ufficiale.
Intanto Pagnoncelli sottolinea che oggi il 31% degli intervistati dichiara che si asterrebbe o che sarebbe fortemente indeciso, indicando come il quadro delle intenzioni di voto sia comunque provvisorio ed in un certo senso poco affidabile, dato che una discesa in capo degli indecisi potrebbe cambiare le carte in tavola in qualsiasi momento.