Legge elettorale, Quagliariello contro il Parlamento dei nominati
Il ministro delle riforme Gaetano Quagliariello commenta e analizza la proposta della nuova legge elettorale partendo da un giudizio sul passato. Quagliariello ricorda: “nella precedente legge elettorale c’erano liste molte ampie attraverso le quali si accedeva in Parlamento”
Il ministro Gaetano Quagliariello, intervenendo a ‘Prima di tutto’ su Radio 1 ha detto la sua sulla proposta di legge elettorale Renzi-Berlusconi. “Nel nuovo accordo ci sono dei listini di 4-5 nomi, il che consente ovviamente una maggiore identificazione del candidato. Ma sempre di Parlamento dei nominati si tratta…Se davvero Berlusconi, come ha dichiarato, si oppone al Parlamento dei nominati, ha uno strumento semplicissimo: votare a favore degli emendamenti che il NCD presenterà in Parlamento affinchè siano gli elettori a scegliere i loro rappresentanti”.
Quagliariello trova “l’accordo non modificabile” – “Io credo sottolinea il ministro – che non ci siano segnali che si possa modificare l’accordo stabilito, che prevede una cornice che non deve essere intaccata. Questa cornice consente la sera delle elezioni di sapere chi ha vinto e chi ha perso. Il che non significa dare stabilità, ma almeno è già un passo avanti, all’interno di uno schema bipolare l’elettore può scegliere. Questa è la cornice: ma all’interno della quale c’è la possibilità di operare miglioramenti, ed è giusto che l’Aula abbia questa possibilità”.
Quagliariello “Nuovo Centrodestra per le preferenze” – Noi del Nuovo Centrodestra – ha concluso Quagliariello – faremo fino in fondo la battaglia per consentire agli elettori di poter scegliere i loro rappresentanti; e poi cercheremo anche di migliorare in alcuni passaggi la legge per renderla tecnicamente ineccepibile”.
Redazione