Ballarò minuto per minuto 24/01/2012 [diretta]
[ad]21.31 Crozza critica il vescovo della sua città che, solo oggi, avrebbe ricordato come evadere le tasse sia un peccato. Ci sono 7.500 evasori e all’inferno intendono soppalcare. Ma non si era detto stop a tutti i condoni? Poi riparte un servizio di Poggi sul dramma della disoccupazione.
21.34 Un servizio che fa capire come il futuro delle nuove generazioni sia meno roseo di quello dei loro padri. Intervista ad una giovane laureata in lettere che non trova lavoro e la madre che non sa proprio come aiutarla. Passera deve confrontarsi con questa dura realtà esposta nel servizio. Il ministro ricorda come ci troviamo in recessione da molti mesi, lo aveva ricordato al centro studi di Confindustria, e ciò non aiuta anche perchè porta a sfiducia e timore. Un disagio occupazionale di questo tipo rischia di frenare il paese.
21.39 Sostanzialmente Passera rispolvera la sua vecchia tesi, dal sapore keynesiano, di utilizzare la leva infrastrutturale per creare riforme di carattere strutturale. Per Maroni però anche se si è d’accordo sulla diagnosi vi è un problema di terapia. E l’ex titolare del Viminale in giro vede solo tasse. La fase 2 del resto è ancora ignota in quanto il decreto è stato firmato solo qualche ora fa. Nel vecchio esecutivo non c’erano le situazioni per agire diversamente però.
21.46 Corrado Passera replica al ministro ricordando come anche nel decreto SalvaItalia in realtà ci siano misure per la crescita e per l’impresa. Di conseguenza la fase 2 è stata anticipata dalla fase 1. Passera cerca il piccolo scontro con Maroni con un “non diciamo cose che non stanno in cielo ne in terra”. Il governo del resto è in carica solo da tre mesi. Antonio Polito segnala come il processo di liberalizzazioni e lo sciopero dei trasporti non riducono di molto la fiducia nei confronti del governo tecnico. Ma l’assenza del canale partitico porta ad un impatto diretto tra esecutivo e società e ciò rischia di essere una partita delicata.
21.52 Francesco Rutelli continua a perorare la causa del sostegno del Terzo Polo al governo tecnico. “Io ero in Sardegna qualche giorno fa”. In qualche resort? L’ex sindaco di Roma però da a ragione a Maroni in quanto moderato posato a differenza dei colleghi del Senato e dei loro numeri circensi.
21.57 Parte poi una breve intervista a Michele Serra che segnala come in realtà si stia facendo più politica adesso di quando c’era un governo “politico”. “Pubblicità. Poi le cambiali”. Afferma Floris.
22.03 Riparte il programma con un servizio sul recupero crediti e sulle professioni legate a questa attività. I problemi sui mutui portano a situazioni esasperate anche sul fronte assicurativo. Anche nel mercato del centro di Milano le cose non vanno meglio.
22.08 Ora tocca al segretario dell’Unione Italiana del Lavoro Luigi Angeletti a cui viene chiesto come si rapporta con questo esecutivo “strano”. Per il sindacalista la manovra del governo ha aumentato la recessione. Inizialmente però sbaglia e dice “inflazione”, mentre già qualcuno pensava che l’uomo di Greccio si fossa spostato da “Socialismo e Libertà” al club di Chicago. La Bce un tempo chiedeva riforme strutturali tra cui quella previdenziali. Ma pagano sempre i soliti.
22.15 Il governo rischia di essere vittima del suo successo. “Stia sereno, non sarà così” afferma laconicamente Passera. E’ proprio un politico! Angeletti critica la Fornero e la sua idea di dare vita alla concertazione online. “E’ lei ha rosicato?” chiede Giovanni Floris sorprendendo i più. Il dialogo sorprendente continua con Passera che dice al leader Uil “Fermo lì!” e Angeletti che cita il premio Oscar al miglior film straniero del 1950. Incredibile.
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