Nazionale Svizzera: un paradosso post referendum

Pubblicato il 12 Febbraio 2014 alle 10:12 Autore: Emanuele Vena

Il referendum tenutosi nella Confederazione Elvetica il 9 febbraio ha stabilito, con una risicata maggioranza del 50,3%, l’imposizione di un tetto all’immigrazione verso la Svizzera, annullando il trattato di libera circolazione stipulato con l’Unione Europea ed entrato in vigore nel 2007. L’esito della consultazione, pur rappresentando un successo per l’ultradestra (che ha fatto della battaglia contro gli immigrati ed i lavoratori transfrontalieri un caposaldo della lotta politica), assume diversi significati, tra cui alcuni al limite del paradossale.

Una di queste contraddizioni riguarda il lato prettamente sportivo. Vari blog online, nonché il prestigioso quotidiano tedesco “Die Welt”, hanno sottolineato il paradosso rappresentato dalla Nazionale svizzera di calcio, infarcita di numerosi immigrati. Il giornale tedesco si è addirittura spinto a fotografare la situazione del potenziale 11 titolare elvetico:

La foto provocatoria pubblicata dal "Die Welt": i soli Lang, Schär, Ziegler e Von Bergen hanno origini elvetiche

La foto provocatoria pubblicata dal “Die Welt”: i soli Lang, Schär, Ziegler e Von Bergen hanno origini elvetiche

Il panorama non migliora nemmeno analizzando un range più ampio, prendendo in considerazione i 32 calciatori nel giro della Nazionale, elencati sul sito web “football.ch”. Questa la situazione:

Una tabella dei 32 calciatori nel giro della Nazionale elvetica (elenco estrapolato da football.ch e rielaborato dall'autore)

Una tabella dei 32 calciatori nel giro della Nazionale elvetica (elenco estrapolato da football.ch e rielaborato dall’autore)

Appena un terzo (11 su 32) dei calciatori nel giro della Nazionale maggiore elvetica ha origini indiscutibilmente svizzere. Ben 9 giocatori hanno preso la cittadinanza svizzera dopo la nascita, mentre altri 11 pur essendo nati nella Confederazione Elvetica hanno almeno un genitore (o un antenato) proveniente da un altro Stato. Persino il ct Otmar Hitzfeld è straniero, sebbene la sua città natale (Lörrach, in Germania) disti appena 10 km da Basilea.

L’elenco ha fatto scattare l’ironia del web e dello stesso “Die Welt”, che si è affrettato a sottolineare come l’immigrazione sia stata fondamentale per le fortune della Nazionale rossocrociata la quale, senza tale flusso in entrata, difficilmente avrebbe avuto chances di poter disputare il prossimo Mondiale in Brasile. D’altronde, come dargli torto?




L'autore: Emanuele Vena

Lucano, classe ’84, laureato in Relazioni Internazionali presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna e specializzato in Politica Internazionale e Diplomazia presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Padova. Appassionato di storia, politica e giornalismo, trascorre il tempo libero percuotendo amabilmente la sua batteria. Collabora con il Termometro Politico dal 2013. Durante il 2015 è stato anche redattore di politica estera presso IBTimes Italia. Su Twitter è @EmanueleVena
Tutti gli articoli di Emanuele Vena →