Roma, Marino a caccia di mecenati internazionali

Pubblicato il 12 Febbraio 2014 alle 13:25 Autore: Antonio Scafati
Roma, Marino a caccia di mecenati internazionali

Roma, Marino a caccia di mecenati internazionali

Roma a caccia di soldi stranieri per valorizzare i propri beni culturali. Il sindaco Marino è al lavoro per ottenere il sostegno di mecenati internazionali: dagli Stati Uniti al Kuwait, dall’Azerbaijan alla Corea del Sud.

“Riteniamo come amministrazione che il patrimonio artistico culturale di cui Roma dispone non deve essere considerato solo patrimonio dei romani ma di tutto il genere umano” ha dichiarato Marino, parlando di una ricchezza “che deve anche cercare un sostegno economico di tipo filantropico e mecenatistico da parte di altri Paesi”.

Roma, Marino a caccia di mecenati internazionali

Quali sono questi paesi? Nel corso della chiusura del convegno Roma Capitale Internazionale in Campidoglio, Ignazio Marino non ha svelato tutto ma qualcosa ha detto: “Abbiamo già dei progetti che stiamo sottoponendo a dei mecenati filantropi degli Stati Uniti, e a governi come l’Azerbaijan, il Kuwait, la Corea del Sud”. Il sindaco è stato invece più cauto quando si è trattato di scendere nei dettagli: “Abbiamo una lista di diversi monumenti che stiamo sottoponendo a vari filantropi, e quindi almeno finché non c’è una dimostrazione concreta di interesse, preferisco rimanga confidenziale”

Il rilancio del patrimonio culturale della città, anche grazie ai denari di governi e mecenati esteri, è un progetto sul quale il sindaco lavora da tempo. Lo scorso dicembre, Marino era volato negli Usa e sul sito personale quel viaggio in America è ancora una delle notizie in primo piano: “Negli Stati Uniti per valorizzare i tesori e la cultura di Roma” scriveva Marino sul finire del 2013.

Obiettivo dichiarato: “rilanciare l’immagine di Roma negli Usa, favorire nuovi scambi e attirare capitali privati che, in un momento di crisi per i comuni, rappresentano uno strumento fondamentale per fare investimenti senza gravare sui cittadini, creando lavoro e occasioni di rilancio economico. “Vogliamo valorizzare i tesori e la cultura di Roma costruendo ponti e contatti con gli USA e i suoi cittadini”, raccontava il sindaco, “ho incontrato personalità di spicco del mondo della filantropia e dell’impresa e ho raccontato loro il progetto più bello del mondo: Roma e la sua rinascita”.

Siccome la caccia al denaro non ha confini, l’amministrazione capitolina pensa anche ad altri paesi. Con la Corea del Sud, ad esempio, dice il sindaco che “stiamo valutando l’ipotesi che possano fornire materiale tecnologico per illustrare i contenuti di un luogo come la passeggiata archeologica, o altri musei”. Con l’Arabia Saudita invece si punterebbe a uno scambio di conoscenze nel settore archeologico. “In questo momento” ha spiegato il primo cittadino, “stiamo dando seguito con proposte concrete agli incontri bilaterali di questi mesi, sperando di avere delle risposte importanti non solo per l’arte ma anche per l’economia”.

Antonio Scafati




L'autore: Antonio Scafati

Antonio Scafati è nato a Roma nel 1984. Dopo la gavetta presso alcune testate locali è approdato alla redazione Tg di RomaUno tv, la più importante emittente televisiva privata del Lazio, dove è rimasto per due anni e mezzo. Si è occupato per anni di paesi scandinavi: ha firmato articoli su diverse testate tra cui Area, L’Occidentale, Lettera43. È autore di “Rugby per non frequentanti”, guida multimediale edita da Il Menocchio. Ha coordinato la redazione Esteri di TermometroPolitico fino al dicembre 2014. Follow @antonio_scafati
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