L’azzardo di Renzi: così rischia di bruciarsi
L’azzardo di Renzi: così rischia di bruciarsi
Renzi corre verso Palazzo Chigi. Così veloce che, secondo le anticipazioni del Corriere della Sera di oggi, sarebbe già pronta la squadra di governo: tra i papabili Andrea Guerra, Graziano Delrio, Fabrizio Barca. Il segretario del Pd sembra essere pronto ad accettare la sfida e tornare “rottamatore”. Questa volta la vittima sacrificale sarà Enrico Letta.
Renzi è stato convinto dal pressing dei fedelissimi. Richetti, deputato modenese renziano, è consapevole dell’azzardo: “Può rompersi l’osso del collo ma al Paese serve una fase nuova”. Un pressing che non arriva solo dal partito ma anche dal resto della maggioranza. Scelta Civica ha di fatto sfiduciato Letta e non è un mistero il feeling tra Mario Monti e il sindaco di Firenze. Anche il Nuovo Centro Destra e Giorgio Napolitano alla fine hanno ceduto.
Sono in molti a pensare che Matteo sia l’unico in grado di poter dare la sterzata necessaria ad un esecutivo impantanato nelle sabbie mobili. E lui concorda: “La batteria di questa macchina va cambiata”. Eppure due settimane fa, ospite di Daria Bignardi alle Invasioni Barbariche, aveva rassicurato Letta: “Nessuno ti vuole rubare il posto. Enrico sta sereno”. Così, a quanto pare, non è. E Renzi, rimangiandosi quanto detto in precedenza, è pronto a raccogliere la sfida, intricata, insidiosissima. Il 60% dei parlamentari Pd presenti in Parlamento sono infatti figli della scorsa elezione. Bersaniani doc che potrebbero rendere la vita del governo Renzi più difficile di quanto sembri.
Il rischio per il rottamatore è di venire logorato dai giochi di Palazzo. E non basterebbero a quel punto nemmeno gli aiutini di Sel e di qualche dissidente grillino. Berlusconi, da Palazzo Grazioli, osserverebbe soddisfatto l’ennesimo regalo di una sinistra che crea e divora i suoi figli.
Andrea Turco