Classifica di Precisione degli Istituti di Sondaggio – Elezioni Politiche 2013
Nel panorama dei sondaggi degli ultimi anni, non mancano gli esempi in cui, di fronte ai risultati reali delle elezioni, le rilevazioni fatte si sono rivelate più o meno errate. Alcuni partiti sottostimati, altri sovrastimati, istituti demoscopici che danno risultati diversi l’uno dall’altro (e, a volte, non di poco), ed altri fattori che sicuramente possono disorientare e sfiduciare chi legge i sondaggi, considerandoli quindi inattendibili. In ragione di ciò, sull’esempio di quanto già fatto in passato (vedi Elezioni Europee 2009 ed Elezioni Politiche 2008), si intende presentare quindi uno studio sulla precisione degli Istituti di Sondaggio riferita alle Elezioni Politiche del 2013.
Le due classifiche di Precisione relativa considerano come errore medio[1] delle previsioni dei sondaggi la media di quanto i risultati elettorali dei partiti trattati durante le Elezioni Politiche del 24 e 25 febbraio 2013 hanno differito dalla fetta di votanti che gli attribuivano i sondaggi espresso in percentuale su tale previsione.
Le due classifiche di Precisione assoluta considerano invece come errore medio[2] delle previsioni dei sondaggi la media di quanto i risultati elettorali dei partiti trattati hanno differito dalla quota di votanti che gli attribuivano i sondaggi espresso in termini assoluti su tale previsione.
Nel dettaglio, si sono presi in esame i partiti più significativi per consenso e rilevati da tutti gli istituti che hanno pubblicato almeno un sondaggio nell’ultimo mese prima delle elezioni: SEL, PD, Rivoluzione Civile, Movimento 5 Stelle, Scelta Civica per Monti, Popolo della Libertà, Lega Nord e Altri (che considera tutte le altre liste). Gli Istituti di sondaggio considerati sono invece 15: Datamonitor, Demopolis, Demos&pi., EMG, Epoké ricerche, Euromedia Research, IPR Marketing, IPSOS, ISPO, Lorien Consulting, Quorum, SpinCon, SWG, Tecné, Termometro Politico.
La prima classifica (ristretta ai primi 5 istituti più precisi) riguarda la precisione relativa degli istituti di sondaggio rispetto all’ultima rilevazione resa nota prima del divieto di pubblicare sondaggi, ovvero 15 giorni prima delle elezioni (escludendo quindi eventuali sondaggi “riservati” effettuati negli ultimi giorni prima del voto) da ciascun istituto. L’istituto più preciso è risultato essere SWG, con un valore di errore medio pari al 24,06% su tutte le liste trattate. I valori emersi mostrano comunque una globale mancanza di precisione dei vari istituti in riferimento a sondaggi pubblicati fra 16 fino a 22 giorni prima delle elezioni.
La seconda classifica riguarda, invece, la precisione relativa degli istituti di sondaggio rispetto alla medie di tutti i sondaggi pubblicati nell’ultimo mese prima delle Politiche. Il dato in questo caso va incontro ai possibili errori derivanti dall’andamento del consenso nelle diverse rilevazioni, che possono distare fino a 15 giorni, ma nello stesso tempo permette di apprezzare l’affidabilità dell’istituto non soltanto rispetto ad un singolo sondaggio. In questa graduatoria, l’istituto più preciso è risultato essere Euromedia Research, con un valore di errore medio pari al 27,36% su tutte le liste trattate nelle tre rilevazioni da esso effettuate.
Il calcolo dell’errore medio riguardante la precisione assoluta risulta meno condizionato, rispetto all’errore medio di precisione relativa, dagli errori riferiti ai piccoli partiti. La prima classifica degli istituti di sondaggio rispetto all’ultima rilevazione nota prima del voto mostra come l’istituto risultato più preciso sia SWG, con un valore di errore medio pari al 2,2% su tutte le liste trattate.
La seconda classifica di precisione assoluta riguarda, come già specificato in precedenza per le classifiche di precisione relativa, la media di tutti i sondaggi pubblicati nell’ultimo mese prima delle Politiche. In questa graduatoria, l’istituto più preciso è risultato essere ancora una volta SWG, con un valore di errore medio pari al 2,61% su tutte le liste trattate nelle tre rilevazioni da esso effettuate. L’istituto a quel tempo diretto da Roberto Weber risulta avere in entrambi i casi anche il dato più basso di deviazione standard.
I dati presentati riguardanti i partiti mostrano invece l’errore medio relativo ai partiti rilevati da tutti i 15 istituti, ovvero la differenza percentuale fra il valore medio dell’ultimo sondaggio di tutti gli istituti e il risultato effettivo delle Elezioni Politiche.
In questi dati emerge con chiarezza la significativa mancanza di precisione per ciascun partito, che trova i suoi estremi nell’enorme sovrastima di Rivoluzione Civile, con un errore pari addirittura al 101,82%, e all’opposto la fortissima sottostima del Movimento 5 Stelle (-40,03%), risultato assai più evidente per il risultato percentuale ottenuto.
Sono risultate sovrastimate in maniera significativa anche Lega Nord, SEL, PD e Scelta Civica da un massimo del 21% circa e un minimo del 15%. L’altro partito sottostimato, oltre al Movimento 5 Stelle, risulta essere stato poi il Popolo della Libertà, che con un errore comunque non irrilevante del 7,62%, emerge come la lista per la quale l’errore degli istituti di sondaggio è stato relativamente inferiore.
Volendo segnalare, invece, gli istituti che si sono avvicinati di più al risultato elettorale dei vari partiti nell’ultimo sondaggio pubblicato da ciascun istituto prima delle elezioni, riguardo ai partiti maggiori l’istituto che più è andato vicino nella previsione del peso elettorale reale del Movimento 5 Stelle è stato SWG (anche se con una sottostima del 26,27%), nel caso del PD l’istituto più “bravo” è stato SpinCon (sovrastima del 9,84%), per il PDL è risultato contenuto l’errore di ISPO (sovrastima del 1,85%). Pressoché esatta, inoltre, è stata la percentuale attribuita da Epoké (sottostima dell’1,2%) e da SpinCon (sovrastima dell’1,2%) a Scelta Civica, e modesto anche l’errore di IPR Marketing in riferimento alla Lega Nord (sovrastima del 2,44%).
Per concludere, è importante sottolineare come nessuno di questi dati analizzati sia in grado di segnalarci cosa abbia determinato gli errori, risultati globalmente rilevanti, dei diversi istituti demoscopici: dai tradizionali errori di campionamento, all’alto numero di indecisi (già registrato in quei giorni dai sondaggisti) che ha compiuto la sua scelta di voto nelle ultime due settimane, fino alla possibilità che alcuni possano aver cambiato opinione negli ultimi 15 giorni.
[1] Per calcolo dell’errore medio di precisione relativa si intende: posta x_i la percentuale di voti validi prevista per il partito i-esimo e y_i la percentuale di voti validi effettivamente ottenuta, abbiamo considerato gli errori percentuali |x_i-y_i|/x_i e preso la loro media aritmetica.
[2] Per calcolo dell’errore medio di precisione assoluta si intende: posta x_i la percentuale di voti validi prevista per il partito i-esimo e y_i la percentuale di voti validi effettivamente ottenuta, abbiamo considerato gli errori assoluti |x_i-y_i|/x_i e preso la loro media aritmetica.