Forza Italia, Toti e Brunetta sfidano Renzi e Napolitano

Forza Italia, Toti e Brunetta sfidano Renzi e Napolitano

Forza Italia, Toti e Brunetta sfidano Renzi e Napolitano

Renato Brunetta intervistato da Radio Anch’io torna sulla rielezione di Napolitano e parla di un Berlusconi pentito per la scelta. “Silvio Berlusconi si è pentito della rielezione di Giorgio Napolitano e così abbiamo fatto in tanti insieme a lui. Napolitano non può dire che le elezioni democratiche – ha aggiunto il capogruppo di Fi alla Camera – sono una sciocchezza. Napolitano rispetti la Costituzione: non è una sciocchezza ma la nostra democrazia”.

Forza Italia, Toti e Brunetta sfidano Renzi e Napolitano

Forza Italia, Toti “Non so quanto reggerebbe Renzi a Palazzo Chigi” – Giovanni Toti scettico sul possibile futuro governo guidato da Renzi. “Non so quanto potrebbe reggere Renzi al governo. Finora abbiamo assistito a uno scontro di potere, non a un confronto di idee”. Il consigliere politico di Berlusconi garantisce comunque che Forza Italia sosterrebbe le riforme: “Berlusconi è un uomo che sta ai patti”. Certo, evidenzia, “le riforme camminano se in contemporanea c’è un governo che fa cose utili per il Paese. Un governo che non fa nulla e resta al potere per molto tempo è più dannoso di uno che non fa nulla e dura di meno”. Toti sottolinea: “La nostra opposizione è stata sempre costruttiva. Se ci propongono provvedimenti utili al Paese li voteremo come abbiamo sempre fatto in passato”. Alla domanda se la luna di miele tra Renzi e Silvio Berlusconi sia già finita, risponde: “La simpatia di Berlusconi per Renzi c’è, ed è dovuta al fatto di aver trovato nel Pd finalmente un interlocutore che dice di voler fare delle cose utili per il Paese, le riforme, le liberalizzazioni, che Forza Italia sostiene da anni. Prima di lui abbiamo trovato solo porte chiuse”. Tuttavia, il consigliere politico di Fi fa notare come il segretario del Pd “dopo aver fatto del consenso elettorale e della distanza con il Palazzo la cifra della sua politica” ora “entrerebbe al governo con una manovra di Palazzo”.

Redazione