Alfano: “Nuovo governo sia ambizioso o meglio le elezioni”
Angelino Alfano, vicepremier uscente e leader del Nuovo Centrodestra, apre al governo Renzi ma non troppo. In una conferenza stampa organizzata su due piedi, Alfano mette in chiaro quali sono le condizioni per entrare a far parte di una maggioranza che sostenga il nuovo governo,non prima di aver speso qualche parola a favore dell’esecutivo di Enrico Letta: “Mi sento in dovere di coscienza di spendere nei confronti di questa esperienza di governo parole più generose di quelle sentite alla direzione Pd. Questo governo avrebbe meritato di più, avendo ottenuto buoni risultati”.
“La proposta di Renzi ha un perimetro politico chiaro: apprezziamo la chiarezza, visto che il progetto si rivolge alla stessa maggioranza che ha sostenuto Enrico Letta “, esordisce Alfano , che poi avverte subito il segretario del Pd: “Siamo indisponibili ad un governo politico che sia di centrosinistra perché noi siamo il centrodestra e facciamo valere le istanze del centrodestra. Se non potremo essere avvocati del ceto medio italiano nel governo, diremo no. Se invece riusciremo ad incidere sui programmi con i nostri obiettivi entreremo a far parte di un governo di servizio. Non entreremo mai in un governo politico”. Ed è per questo che “non siamo innamorati dello scenario di arrivare fino al 2018”.
“Siamo disponibili – continua il vicepremier – a intervenire sulle grandi questioni che paralizzano il nostro Paese, allora sì. O si fanno grandi cose o, per fare piccole cose, meglio le elezioni. Siamo pronti a entrambe le ipotesi. È bene che il Pd si attrezzi ad un governo che abbia un equilibrio programmatico che non sia sbilanciato a sinistra, altrimenti si va a votare. Perché la sinistra su fisco e mercato del lavoro non ha dato grandi risposte. Se il governo si sposta a sinistra, siamo pronti per il voto. E i gruppi parlamentari sono compatti su questa linea. Non diamo nulla per scontato e non siamo certi del lieto fine di questo tentativo. Di fronte abbiamo due grandi partite: sfide economica e riforme istituzionali. Siamo pronti su entrambi i capitoli”. Poi la chiusura inequivocabile ad alcuna maggioranza diversa: ” Non esiste al mondo una maggioranza con Sel e con il Movimento 5 Stelle”.