Sondaggio choc in Francia: 1 su 3 d’accordo con le idee del Fronte Nazionale
Cresce il numero di francesi che si ritrova d’accordo con le idee difese dal Fronte Nazionale ed ora sono il 34%: è questo il dato significativo che emerge dall’indagine realizzata da TNS per Canal+, France Info e per il quotidiano Le Monde. E oggi, sommando coloro che hanno già votato per il partito di Marine Le Pen e sono intenzionati a confermare il proprio voto (15%) con coloro che, invece, pur non avendolo fatto in passato, considerano di accordare la preferenza al FN in futuro (16%), la percentuale di elettori che potrebbe votare Fronte Nazionale raggiunge il 31%.
Si è ridotta negli ultimi anni la fetta di elettorato che vede un pericolo per la democrazia in Francia nel partito fondato nel 1972 da Jean-Marie Le Pen: attualmente è infatti il 50% dei francesi contro il 43% che invece non ne riconosce una minaccia, ma se torniamo indietro negli anni ci si accorge come nel 2006 due terzi ancora vedevano nel FN un pericolo e questa percentuale era attorno al 70% nel 2002, quando proprio Le Pen padre alle presidenziali arrivò a sorpresa al ballottaggio contro Jacques Chirac.
Anche rispetto alla capacità di essere forza di governo del FN, i “diffidenti” risultano maggioritari, essendo per il 54% soltanto un partito che coagula il voto di protesta, contro il 35% che invece vede il partito in grado di partecipare a un governo. Anche in questo caso però la diffidenza sulle capacità di governo del FN è in calo, essendo ad esempio nel 2011 il 25% coloro che la consideravano una forza di governo (-10% rispetto ad oggi).
Infine, riguardo alla percezione odierna della leader Marine Le Pen, rispetto agli anni scorsi si registra il “sorpasso” di coloro che la ritengono una rappresentante di una destra patriottica legata ai valori tradizionali (46%) su quanti invece la considerano la rappresentante di una destra nazionalista e xenofoba (43%). Sembra pertanto avere successo la politica di “dédiabolisation” intrapresa dalla leader del FN, ovvero di “de-demonizzazione” rispetto all’immagine del passato legata alle posizioni estreme (come quelle negazioniste dell’Olocausto) del padre Jean-Marie, quindi cercando di fare breccia anche nell’elettorato dell’UMP: è infatti oggi non un’estremista, ma la rappresentante di una destra patriottica per il 53% dei sostenitori del partito di Sarkozy.