Sondaggio Swg: scendono PD e Forza Italia, su il Movimento 5 Stelle
Nel sondaggio Swg di oggi, che oltre a rilevare le intenzioni di voto mostra anche quanti seggi otterrebbe ciascun partito se questi fossero i risultati delle elezioni Europee, vediamo tra i 3 principali partiti una serie di variazioni rispetto alla scorsa settimana che vanno a vantaggio del Movimento 5 Stelle, in netta crescita in quest’ultimo sondaggio.
Iniziando dal Centrosinistra, vediamo invece che il PD perde oltre un punto percentuale (le voci sulla staffetta Letta-Renzi non sembrano aver trovato il favore degli elettori) e ottiene il 32,2%, mentre perde qualche decimo anche Sel al 3,3% e gli altri partiti ottengono lo 0,8%. Il PD in questo modo otterrebbe 27 seggi al Parlamento Europeo, contro i 24 del centrodestra composti non solo da Forza Italia, che ne otterrebbe 17, ma anche dai 3 di Ncd e dai 4 della Lega. Le intenzioni di voto al centrodestra vedono infatti Forza Italia al 20% (perde oltre un punto come il PD), Lega Nord al 4,7% (perde lo 0,6%) e Ncd al 4,2% (in crescita dello 0,6%). Tra gli altri partiti di Centrodestra le variazioni non sono particolarmente significative, con FdI al 2,4%, Udc all’1,4%, La Destra allo 0,5% e gli altri partiti minori allo 0,4%. Tra le due coalizioni il distacco è quindi di 2,7 punti percentuali, con entrambe le coalizioni in flessione rispetto al dato della scorsa settimana e con il centrosinistra che perde una parte del proprio vantaggio (era di 3,1 punti nella rilevazione Swg del 6 Febbraio).
Come accennato, il Movimento 5 Stelle compie un grande balzo in avanti questa settimana, ottenendo il 24,5% dal 21,5% della scorsa. È forte i questi giorni l’attenzione mediatica nei confronti del Movimento, e gli elettori sembrano essersene accorti: se questo fosse il risultato di Grillo alle elezioni Europee il M5S otterrebbe 21 seggi, pochi meno di quelli ottenuti dal centrodestra. Scendendo nelle intenzioni di voto troviamo poi Scelta Civica a 2,4% (-0,2), Rifondazione Comunista al 1,1% (-0,2) e IDV allo 0,8% (+0,1%). Gli altri piccoli partiti otterrebbero complessivamente l’1,3%, mentre il partito del non voto scende di oltre due punti percentuali e si attesta ben al di sotto del 40% su cui si è mantenuto negli ultimi mesi, con un 38,1% che non deve però ingannare soprattutto in vista delle Europee di Maggio, dato che storicamente le elezioni Europee hanno visto un tasso di partecipazione più basso rispetto alle politiche.